Una mostra in rete per scoprire le origini della bonifica in Italia

di Daniele Vergari, Davide Fiorino
  • 01 June 2022

Affrontare oggi la questione della bonifica in Italia vuol dire rappresentare un complesso e dinamico sistema di gestione del territorio il cui ruolo è fondamentale per l’agricoltura e per le aree rurali.
Un mondo articolato e proiettato verso un futuro pieno di sfide, ma con una tradizione alle spalle nella quale è possibile leggere gran parte della storia d’Italia dell’ultimo secolo.
La celebrazione dei 100 anni dal Congresso di San Donà di Piave, che aprì la strada ad una stagione di riforme e di dibattiti che portarono alla nascita dei Consorzi di Bonifica e della sua associazione, l’ANBI, è stata l’occasione per allestire un breve, ma significativo percorso in rete sulla storia della bonifica in Italia nell’ultimo secolo e sull’attività dell’Accademia dei Georgofili, che ebbe un ruolo centrale nella nascita dei Consorzi.
Fin dalla sua istituzione, nel 1753, l’Accademia si è occupata di temi riguardanti la bonifica in un quadro regionale, come quello del Granducato di Toscana, dove, nonostante carestie e carenza di prodotti alimentari, si assiste ad un incremento demografico che porta alla necessità di recuperare nuove terre coltivabili prosciugando le paludi esistenti o migliorando le coltivazioni collinari. Nei decenni successivi, durante il periodo lorenese e francese, e in un contesto nazionale sempre più ampio, i Georgofili contribuirono, con studi e proposte, alla crescita di una conoscenza economica, tecnica, giuridica e politica sul concetto e sulle pratiche connesse alla bonifica.
Partendo dalle prime esperienze settecentesche, con i lavori di Leonardo Ximenes, Giovanni Targioni Tozzetti e Saverio Manetti, dopo aver affrontato le sistemazioni idraulico agrarie di piano e di collina (con l’opera di Giovan Battista Landeschi e gli articoli di Cosimo Ridolfi sul Giornale agrario toscano), arrivando fino all’Unità d’Italia, la mostra rende finalmente disponibili on line, alcuni documenti, noti agli studiosi, ma di difficile reperimento, come gli Atti del Congresso Regionale Veneto delle Bonifiche, (1922), di San Donà di Piave.
A completare il quadro, alcuni articoli apparsi sugli Atti dei Georgofili nei primi decenni del XX secolo, il numero speciale dedicato al Convegno sulle bonifiche del 1934 e, successivamente, altri contributi che fino a pochi anni fa sono stati realizzati dall’Accademia (come ad es. il Convegno a 80 anni dalla legge Serpieri e la mostra di materiale storico della bonifica toscana realizzata nel 2016).
Conclude la mostra in rete un reperto da poco ritrovato: un album fotografico della visita di Arrigo Serpieri ai lavori del Consorzio di bonifica Sesto Fiorentino, conservato presso la Biblioteca della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze che ringraziamo per la disponibilità al prestito.
Documenti che testimoniano quanto lungo e difficile sia stato il percorso per arrivare al concetto di “bonifica integrale” degli anni ’30 del secolo scorso e comprendere l’evoluzione dei Consorzi di Bonifica, tante volte bistrattati, ma in realtà strumenti fondamentali di gestione territoriale e presidio indispensabile sul territorio rurale. 

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