La terra salvata dagli alberi

di Francesco Ferrini
  • 17 June 2020

Ronald Reagan disse che causavano l'inquinamento atmosferico (è vero, non è una fake news, controllate). I ricercatori affermano che raffrescano l’aria, limitano l’inquinamento e forniscono tutta una serie di benefici sul nostro benessere. Gli agenti immobiliari dicono che aumentano i valori abitativi. Alcune persone li temono per le loro dimensioni, altre li “odiano” perché sporcano, danneggiano le pavimentazioni, ecc. Non c’è dubbio che esistano opinioni divergenti sugli alberi!
Se considerato da sole, c'è una base di verità per ciascuna di queste affermazioni. Purtroppo, anche in quella di Reagan, ma in altri articoli abbiamo già spiegato che è una piccola verità che va contestualizzata.
Molti alberi emettono gas organici volatili nell'atmosfera. Spesso sentiamo l'odore dei terpeni emessi dai pini e anche da altre conifere, ma anche da molte delle più comuni latifoglie.
Ecco perché il presidente Reagan ha incolpato gli alberi per l'inquinamento atmosferico. Questo composti organici volatili di origine biogenica (BVOCs) sono dei precursori della formazione di ozono nella bassa troposfera. L'ozono è uno dei principali componenti dell'inquinamento atmosferico che colpisce l'uomo, ma i gas organici degli alberi non vengono convertiti direttamente in ozono. La reazione è catalizzata dagli ossidi di azoto le cui sorgenti sono concentrate soprattutto nelle aree industrializzate e densamente popolate dove la presenza di agglomerati urbani e di fabbriche incide fortemente sullo stato di inquinamento dell’aria. La fonte di maggior emissione è rappresentata dal traffico veicolare, in particolar modo nei centri urbani, mentre nelle periferie risulta dominante la produzione industriale, in particolare quella delle centrali energetiche a combustione fossile; di una certa entità sono anche i contributi dati dagli impianti di riscaldamento.
Quindi la colpa è nostra…come sempre. Mentre emettono gas organici volatili, gli alberi assorbono una varietà di inquinanti atmosferici, inclusi l'ozono e gli ossidi di azoto, riducendone le concentrazioni nell’aria che respiriamo. Nell'atmosfera, gli ossidi nitrici vengono convertiti in acido nitrico, che gli alberi assorbono attraverso i loro pori o stomi. L'ozono nell'aria sarebbe dunque più alto se non fosse per l'assorbimento di ossidi nitrici da parte degli alberi. È la quantità di ossido nitrico che determina i livelli di ozono in molte regioni, non la quantità di BVOCs che le piante hanno sempre prodotto naturalmente, ma che vengono prodotti in maggior quantità in situazioni di stress ambientali. E chi è il colpevole maggiore delle situazioni di stress. Ancora una volta è spesso l’uomo a mettere gli alberi in condizioni di stress e, quindi, ad aumentare la produzione di composti organici volatili.
E allora, perché colpevolizziamo gli alberi? È forse più comodo dare la colpa a chi non può difendersi?
Gli alberi rimuovono anche il particolato dall'atmosfera che rappresenta un grave pericolo per la salute direttamente e indirettamente rendendoci più vulnerabili a numerose patologie non solo dell'apparato respiratorio. Gli alberi lungo le strade urbane possono ridurre la presenza di particolato fine nell'atmosfera in prossimità della fonte principale di emissione, cioè il traffico stradale.
Gli alberi poi raffrescano l'ambiente direttamente ombreggiando le superfici e tramite la traspirazione dell’acqua assorbita dal suolo nell'atmosfera che, passando allo stato gassoso, sottrae calore all’atmosfera. In una calda giornata estiva, non ci vuole molto per realizzare quanto sia percettibile l’effetto degli alberi.
Naturalmente, soprattutto in primavera, gli alberi sono una fonte di particelle nell'atmosfera quando emettono polline dai loro fiori. Il polline è fastidioso, ma non dannoso. Coloro che soffrono di allergie potrebbero non essere d'accordo, ma la maggior parte dei granuli di polline sono più grandi delle dimensioni delle particelle che causano i maggiori impatti sulla salute umana.
Nel loro insieme, non vi è quindi alcun dubbio, con buona pace di Reagan e dei suoi attuali seguaci nelle politiche anti-ambientaliste, che gli alberi offrano un netto vantaggio positivo all'ambiente, motivo per cui è certamente vero che i quartieri con molti alberi hanno spesso valori abitativi maggiori di quelli senza.