Si diffonde la Mosca Bianca spinosa degli agrumi

di Santi Longo
  • 20 April 2022

Uno degli effetti immediatamente percepibili della tropicalizzazione del clima è l’acclimatazione nel Bacino mediterraneo di Aleirodi di origine tropicale, verificatesi, a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso. Non ultima in ordine di tempo è l’introduzione di Aleurocanthus spiniferus  (Quaintance) che, dal 2008 è rimasto a lungo confinato in alcune zone della Puglia e, solo dopo un lustro ha iniziato a diffondersi nelle zone limitrofe a quelle in cui erano stati rilevati i primi focolai. Nel 2018 è stato riscontrato in agrumeti della Basilicata, e in aree urbane, principalmente su piante ornamentali della Campania, dell’Emilia-Romagna e del Lazio.
Nel dicembre del 2020 la Mosca bianca spinosa è stata riscontrata su agrumi in Sicilia dove si trova la più estesa superfice agrumicola italiana.
Gli adulti di A. spiniferus sono lunghi 1,3-1,7 mm, di colore grigiastro, dovuto al rivestimento di minuti granuli di cera del loro corpo arancione chiaro. Le ninfe sono appiattite, di forma ovale, di colore nero, con una frangia cerosa marginale bianca; la ninfa di quarto stadio (puparium) è lunga 0,8-1,3 mm e larga 0,5-1,0 mm, presenta dorsalmente diverse coppie di lunghe spine ghiandolari. Le caratteristiche diagnostiche utili per distinguere sia gli adulti che le ninfe da quelli di specie congeneri, sono state descritte nell’ultimo decennio da vari autori.
Ritenuto originario del sud-est asiatico, dove è ampiamente diffuso, A. spiniferus è presente anche in India, Pakistan, Iran e in molti paesi dell'Africa e dell'Oceania, nonché nelle isole Hawaii. In Europa, è stato segnalato lungo le coste adriatiche di Albania, Croazia, Grecia e Montenegro. La specie, altamente polifaga, è segnalata su piante afferenti 40 famiglie. Le rutacee del genere Citrus sono gli ospiti di maggiore interesse fitosanitario; tuttavia l’aleirode infesta anche varie piante ornamentali e spontanee presenti nelle aree urbane.
In Sicilia A. spiniferus è stato riscontrato nel dicembre del 2020, nel centro urbano di Catania, su tre degli oltre cento Aranci amari ornamentali coltivati lungo un viale, infestati anche dalla Mosca bianca fioccosa, Aleurothrixus floccosus, Masch. e dal Diaspino Parlatoria ziziphi (Lucas).
Dai  sopralluoghi effettuati a partire dal mese di gennaio 2021 nelle aree agrumicole della Sicilia Orientale è stata accertata la presenza di alcuni focolai in agrumeti dell'agro di Caltagirone, in Sicilia Orientale.
Dopo la tempestiva comunicazione ai Servizi Fitosanitari regionali per l’adozione delle misure previste dalle norme fitosanitarie, si è provveduto alla capitozzatura delle due piante di Arancio amaro maggiormente infestate a Catania e a delimitare le aree agrumicole del calatino infestate.
Periodiche osservazioni biologiche sono state condotte a Catania sulla terza pianta infestata non capitozzata.
E’ stato accertato che, durante il 2021, le infestazioni non si sono estese alle piante vicine e che delle 100 foglie osservate ad ogni campionamento, in media solo 2-3 ospitavano un ridotto numero di stadi preimmaginali dell’Aleirode. Anche negli agrumeti del Calatino la specie non ha dato luogo alle gravi infestazioni temute e non si è ulteriormente diffusa. Considerato il potenziale pericolo, soprattutto per l’agrumicoltra isolana, è necessario monitorare la diffusione, studiare la dinamica di popolazione e la biocenosi parassitaria del pernicioso Aleirode .

foto: Uova, neanidi e ninfe di Aleurocanthus spiniferus  (Quaintance)