Eucalipto: storia e fitofagi

Giovedì 19 Aprile 2012, nell’Aula Magna della Facoltà di Agraria dell’Università di Catania, si è svolto un incontro sull’eucalipto, organizzato dalla Sezione Sud-Ovest dei Georgofili. Relatori: Tommaso La Mantia (Storia ed ecologia dell’Eucalipto in Sicilia) e Santi Longo (I Fitofagi dell’Eucalipto introdotti in Italia: possibilità di controllo biologico)

di Tommaso La Mantia e Santi Longo
  • 02 May 2012
Gli eucalipti vantano una lunga storia nel nostro Paese; erano già presenti infatti in Campania all’inizio dell’'800 nel giardino botanico annesso alla regia di Caserta e fu proprio l’Hortus Camaldulensis a dare il nome all’Eucalyptus camaldulensis una delle specie più diffuse in Italia e nel Mondo.
I primi impianti in Italia vanno fatti risalire al 1869 ad opera dei monaci della “Abbazia delle Tre Fontane” a Roma.
Le ragioni iniziali della diffusione degli eucalipti vennero legate alla idea che potessero rendere salubre l’aria e contrastare la diffusione della malaria per la capacità dell’eucalipto di prosciugare rapidamente le aree paludose riducendo e annullando la capacità dell’anofele di moltiplicarsi. Per questa ragione l’espansione dell’eucalipto è intimamente legata alla diffusione delle ferrovie.
Già allora tuttavia gli eucalipti suscitano reazioni controverse; (vedi l’opera più completa scritta nell’'800 da Marolda-Petilli, 1879). Gli eucalipti entrano immediatamente a far parte della letteratura riguardante la selvicoltura, Piccioli (1915) individua gli eucalipti come idonei al rimboschimento e alcune specie come idonee per la realizzazione di traversine ferroviarie.
All’inizio del '900 l’eucalipto arriva in Sicilia dove viene utilizzato negli interventi di “bonifica”, nel “rinsaldamento” delle dune e lungo le linee ferroviarie.
Nel dopoguerra l’eucalipticoltura si sviluppa in Italia e in Sicilia anche grazie all’attività del Centro di Sperimentazione Agricola e Forestale (Roma) fondato nel 1953 che rivolge la propria attività di ricerca principalmente sull’eucalipto e il pioppo.
Complessivamente in Sicilia alla fine del secolo scorso vengono impiantati circa 35.000 ettari di eucalipteti esenti inizialmente da qualunque attacco parassitario se si esclude qualche fitofago che occasionalmente si nutre delle foglie degli eucalipti.
Tuttavia a partire dal 1970, con l’introduzione della Phoracantha semipunctata, ad oggi 14 fitofagi insetti sono stati introdotti dai paesi di origine e 4 specie di insetti entomofagi per il controllo biologico. Altri ne andrebbero introdotti tuttavia la loro importazione è regolata dal Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 settembre 1997 e successive integrazioni che vieta l'introduzione in natura di specie e popolazioni non “autoctone”.
Questi fatti hanno cambiato il rapporto dell’eucalipto con l’ambiente. Ad esempio la presenza delle “Foracante” ha determinato la diffusione del picchio rosso maggiore negli eucalipteti.
Gli eucalipti nel frattempo – pur a fronte di numerosi errori compiuti - sono diventati una importante risorsa per gli apicoltori, producono una buona quantità di legname, contribuiscono a fissare grosse quantità di carbonio.

Foto: rimedinaturali.blogosfere.it