Alla scoperta del mondo invisibile sotto i nostri piedi: il Museo del Suolo di Pertosa e il valore del suolo vivo

di Vincenzo Michele Sellitto*
  • 23 July 2025

C’è un luogo in Italia dove la terra smette di essere semplicemente “terra” e si trasforma in un universo affascinante, complesso, sorprendente. Un luogo nato dal desiderio profondo di raccontare il suolo in tutta la sua ricchezza, per educare, meravigliare, e – soprattutto – far riflettere. Questo luogo è il Museo del Suolo di Pertosa, immerso nel paesaggio suggestivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ma chiamarlo “museo” è quasi riduttivo. È piuttosto un'esperienza, un viaggio sensoriale e conoscitivo nel mondo nascosto che sostiene la vita sulla Terra.
Chi pensa al suolo come a una semplice miscela di terra e pietre, un supporto inerte su cui camminare o coltivare, scoprirà presto quanto questa visione sia lontana dalla realtà. Il suolo è un organismo vivo, pulsante, popolato da forme di vita straordinarie, invisibili ai nostri occhi ma essenziali alla nostra esistenza. È un ecosistema a sé stante, dove microbi, funghi, radici, insetti e animali interagiscono in una rete intricata di relazioni chimiche, fisiche e biologiche. Nel suolo avvengono trasformazioni fondamentali: la decomposizione della materia organica, il riciclo dei nutrienti, la filtrazione dell’acqua, la regolazione del clima. Ogni zolla di suolo è il risultato di millenni di evoluzione, e custodisce la memoria di interazioni profonde tra natura e umanità.
Il Museo del Suolo nasce proprio con questa missione: restituire centralità a questo elemento troppo spesso trascurato, ma senza il quale nessuna forma di vita sarebbe possibile. E lo fa attraverso un linguaggio accessibile e coinvolgente, capace di parlare al grande pubblico senza rinunciare al rigore scientifico. Camminando tra le sale del museo si viene immersi in ambientazioni suggestive, si esplorano sezioni di suolo stratificato, si osservano microrganismi al microscopio, si ascoltano i suoni della terra, si interagisce con installazioni 3D che raccontano il lavoro silenzioso ma incessante delle creature che vivono sotto la superficie.
Ma l’aspetto più rivoluzionario del Museo del Suolo è forse proprio l’approccio culturale che promuove: il suolo non è solo una risorsa da sfruttare, ma un bene comune da conoscere, rispettare, curare. In un’epoca segnata da crisi ambientali, consumo di suolo, inquinamento e perdita di biodiversità, tornare a guardare sotto i nostri piedi con occhi nuovi è un atto politico e poetico allo stesso tempo. Il museo ci invita a rallentare, ad ascoltare, a considerare il tempo lungo della pedogenesi, ad accettare che non siamo padroni della natura, ma parte di un equilibrio fragile che inizia proprio da ciò che calpestiamo ogni giorno.
Il percorso espositivo del Museo del Suolo è concepito come un’esperienza immersiva e multisensoriale, capace di guidare il visitatore nella scoperta del mondo nascosto sotto i nostri piedi. Una delle prime sezioni che si incontrano è “La vita sotto la superficie”, dove si esplorano gli strati del suolo e i processi vitali che vi avvengono. Video coinvolgenti raccontano la vita sociale delle formiche tagliafoglie, mostrano la formazione dell’humus e illustrano le interazioni tra radici, argille e microrganismi. Il visitatore viene letteralmente immerso in un ecosistema sotterraneo vivo, ricco di dinamiche complesse e affascinanti.
Proseguendo si accede al micro e macro mondo, un’area dedicata all’osservazione della vita invisibile. Grazie a sezioni sottili di suolo analizzate al microscopio, si rivelano strutture affascinanti e inattese, che ricordano disegni astratti. Questa sezione mette in luce la straordinaria complessità della componente biologica e fisica del suolo, offrendo uno sguardo ravvicinato su batteri, funghi, porosità, minerali e materia organica in decomposizione.
Particolarmente innovativa è la sezione virtuale e interattiva, dove il museo utilizza tecnologie avanzate per rendere tangibile l’invisibile. In teche olografiche vengono proiettati modelli tridimensionali di piccoli organismi del suolo come acari, scorpioni, millepiedi e formiche, che i visitatori possono ruotare e ingrandire con semplici gesti, esplorandone ogni dettaglio anatomico. Il Teatro del Suolo chiude il percorso con un video immersivo ad alta intensità emotiva: un vero e proprio viaggio nel cuore della Terra, in cui immagini, suoni e voci narranti conducono attraverso la storia e la funzione ecologica del suolo, dalle sue origini geologiche fino alle sfide ambientali del presente.
Ogni ambiente del museo è pensato per coinvolgere attivamente, stimolare la curiosità e costruire una nuova consapevolezza: il suolo non è solo un supporto per le piante, ma un sistema vivente fondamentale per la vita sul pianeta.
Non lontano dal museo, le Grotte di Pertosa-Auletta amplificano questa esperienza con un viaggio nel sottosuolo ancora più profondo. Qui, il buio delle cavità carsiche, il fluire del fiume Negro e le tracce di antichi insediamenti umani ci ricordano che la relazione tra uomo e terra è antica, sacra, stratificata. Visitare entrambi i luoghi significa immergersi in un doppio racconto: quello scientifico e quello umano, quello invisibile e quello archeologico, quello naturale e quello spirituale.
Il Museo del Suolo di Pertosa, MIdA, rappresenta oggi un faro di consapevolezza e innovazione. Non è solo un museo per studiosi o appassionati, ma un centro di educazione per scuole, famiglie, curiosi e viaggiatori. Un luogo dove si impara che la vita comincia dal basso, che ogni granello conta, e che non c’è futuro senza una nuova cultura del suolo.
Perché, in fondo, il suolo è molto più di quello che sembra. È il punto d’incontro tra passato e futuro, tra invisibile e visibile, tra natura e cultura. È il primo passo per costruire un mondo più giusto, più fertile, più vivo.

Museo del Suolo
Località: Pertosa (SA), presso la Fondazione MIdA
Indirizzo: Via Muraglione, 18/20 – 84030 Pertosa (SA), Italia
Coordinate GPS: 40.6005° N, 15.4478° E
Orari di apertura: Tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00 (prenotazione consigliata)
Email per prenotazioni e informazioni: info@fondazionemida.it
Telefono: +39 0975 397037

*Direttore del Museo del Suolo