Frusciante: Il CPVO (Community Plant Variety Office) rappresenta l’istituzione europea di riferimento per la protezione delle varietà vegetali, svolgendo un ruolo chiave nel garantire la tutela della proprietà intellettuale, nel favorire l’innovazione e nel sostenere la competitività del settore sementiero nell’Unione Europea. In questo contesto, è particolarmente interessante riflettere sul contributo concreto dell’Ufficio al rafforzamento della ricerca e allo sviluppo sostenibile dell’agricoltura europea. È quindi interessante approfondire con il Presidente in che modo il CPVO persegue questi obiettivi e quali siano oggi le principali sfide e priorità dell’Ente.
Mattina: Il Community Plant Variety Office sostiene l’innovazione nel settore vegetale, garantendo un sistema di tutela della proprietà intellettuale chiaro, accessibile e affidabile per tutti gli attori del comparto, dalle grandi aziende alle piccole e medie imprese (PMI) e ai breeder. La protezione delle nuove varietà vegetali è un motore fondamentale per la ricerca e lo sviluppo, poiché assicura certezza giuridica e ritorno economico agli investimenti innovativi, creando così un ambiente favorevole alla competitività e al progresso tecnologico. Oltre al suo ruolo di tutela, l’Ufficio finanzia direttamente la ricerca applicata, destinando parte delle entrate derivanti dalle tasse di registrazione a programmi congiunti con gli uffici d’esame nazionali. Tali collaborazioni mirano a migliorare i protocolli tecnici, sviluppare strumenti digitali avanzati e favorire l’armonizzazione internazionale delle procedure, rafforzando la coerenza e l’efficienza del sistema europeo di protezione delle varietà vegetali. Il CPVO promuove inoltre la sostenibilità e la resilienza del settore agricolo, sostenendo lo sviluppo di varietà più adattabili ai cambiamenti climatici, capaci di ridurre l’uso di input e di contribuire alla diversificazione colturale e alla tutela della biodiversità. Tra le priorità attuali dell’Ufficio figurano: la riduzione dei tempi e dei costi delle procedure d’esame; il miglioramento dell’accesso delle PMI al sistema di protezione; il rafforzamento della cooperazione con le autorità nazionali e internazionali; l’integrazione di strumenti digitali e dati molecolari nei processi di valutazione; e la risposta proattiva alle sfide emergenti legate alla biodiversità, alla resistenza alle fitopatie e all’adattamento climatico.
Era il 2019 quando l’Accademia dei Georgofili riunisce attori fondamentali nella gestione della sicurezza del lavoro in agricoltura quali Regione Toscana e INAIL Toscana come soggetti finanziatori e CAI Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani che rappresenta il mondo dei contoterzisti, figure fondamentali nel diffondere la cultura della sicurezza.
Ne scaturisce il “Progetto pilota di certificazione dei formatori qualificati mediante corsi di formazione per formatori che operano nella sicurezza delle macchine agricole” che ha avuto lo scopo di superare il problema di una formazione “depotenziata”, superficiale e spesso dannosa per la percezione e la gestione del rischio nella conduzione dei trattori. Il progetto si è quindi rivolto alla “formazione dei formatori” con l’attuazione di un corso in cui la parte teorica sviluppa argomenti fondamentali per la predominante parte pratica con trattori e impianti, in cui si affrontano significative condizioni di rischio che si possono trovare nei lavori sui terreni.
La Regione Toscana ha messo a disposizione i centri formativi: quello di Tocchi per la presenza di un percorso di addestramento impiegato nella formazione all’uso in sicurezza dei mezzi antincendio, l’azienda di Suvignano, sequestrata alla mafia e utile per la formazione alla guida di mezzi agricoli pesanti ed il centro sperimentale dell’Ente Terre Regionali Toscane di Cesa.
La Toscana ha una lunga tradizione nell’impegno sulla promozione della sicurezza in agricoltura. Già negli anni ’60 il prof Giuseppe Stefanelli, Presidente di questa Accademia 1977 al 1986, fu figura di spicco e un pioniere della Sicurezza: fu tra i primi a porre attenzione ai problemi umani e di sicurezza connessi allo sviluppo della meccanizzazione in agricoltura, promuovendo miglioramenti partendo dalle statistiche sull'infortunistica. Promosse soluzioni innovative, come i principi di controllo del ribaltamento delle macchine agricole (ad esempio, il disassamento trasversale dei trattori), un tema cruciale per la sicurezza dei lavoratori agricoli.
Doveroso anche il ricordo del contributo del georgofilo Alberto Cappelli che fu dirigente nell’assessorato regionale alla sanità e promotore della formazione sulla sicurezza; figura di riferimento a livello nazionale per le proficue relazioni con INAIL (allora ISPESL), Istituto Superiore di Sanità e Ministeri.
Un nuovo colpo di scena riapre la controversa vicenda della cosiddetta “Guerra dei dazi” che ha sconvolto il commercio mondiale nell’ultimo anno. Un nuovo ordine esecutivo del Presidente degli Usa Trump emanato venerdì 14 novembre elimina le tariffe dei dazi su un certo numero di prodotti alimentari come la carne bovina, il caffè, la frutta tropicale per i quali la produzione interna degli Usa non è in grado di soddisfare la domanda interna.