Un libro svela la Mozzarella di Bufala Campana DOP

“I produttori di mozzarella di bufala campana DOP non sfamano il mondo ma regalano al mondo un sogno”

di Gennaro D’Alessio
  • 03 December 2025

Il volume “La Mozzarella di Bufala Campana DOP” del Dott. Gaetano Locci, edito da D’Amato, è un libro che mette in evidenza, come merita, una filiera agroalimentare di successo del Mezzogiorno d’Italia.     
Vero fiore all’occhiello del Made in Italy e della dieta mediterranea, conosciuto ed amato in tutto il mondo per le sue caratteristiche uniche. Questo libro racchiude in sé tutti i numeri (+389% dal 1993 ad oggi) della crescita per l’enorme successo nel mondo della Mozzarella di Bufala Campana DOP e illustra tutte le nuove frontiere di ricerca su questa specie meravigliosa che è la bufala di razza mediterranea.
Nella presentazione del libro, il Prof. Paolo De Castro mette chiaramente in evidenza che: “un prodotto tipico quale la MBC DOP debba essere letto non soltanto come bene di consumo, bensì come bene territoriale complesso, frutto dell’interazione tra capitale naturale, umano, sociale e culturale.”
Mi ha colpito molto l’affermazione dell’autore del libro quando scrive: “I produttori di mozzarella di bufala campana DOP non sfamano il mondo ma regalano al mondo un sogno”.
E’ affascinante la descrizione delle origini dell’arrivo della bufala nell’Italia Meridionale. Non già ad opera dei Longobardi ma degli Arabi, che dall’Asia la portarono in Sicilia durante la loro secolare occupazione dell’isola tra l’827 e il 1091.  Poi, intorno alla fine dell’anno mille, i re Normanni la introdussero fino nella piana del fiume Sele ed in seguito nel XII secolo, gli Angioini la diffusero in tutta la Campania. 
La bufala! Questo animale acquatico, dalla pelle completamente nera, con pochissime ghiandole sudoripare, simile ad un ippopotamo, molto rustico e resistente alle malattie, si adattò bene ai terreni paludosi e difficili dell’Italia Meridionale. La bufala fu usata per secoli solo come animale da lavoro, poi intorno al 1300 si incominciò ad apprezzare il suo latte per la produzione di “mozza” cioè le mozzarelle e “provature” cioè le mozzarelle affumicate ad opera dei monaci della Certosa di San Lorenzo a Capua. Nel XVII secolo, con la costruzione delle “Bufalare”, si crearono i primi ambienti specifici, dedicati alla trasformazione del latte di bufala. Erano fabbricati circolari con un grande camino al centro.
Dal 1700, prima i Borboni a Caserta e subito dopo tante masserie con allevamenti di bufale sia nella piana del Volturno che in quella del Sele, crearono i primi caseifici per la produzione delle mozzarelle.
Il dott. Gaetano Locci nel suo libro scrive una affermazione che condivido in pieno: “Il consumatore vuole la Mozzarella di Bufala Campana per la sua qualità del latte … Non mi stancherò mai di dirlo, sui mercati globali possiamo competere solo in termini di qualità non certo di quantità.”   
La Mozzarella di Bufala Campana DOP, ci dice l’autore, è anche la protagonista di un’avvincente ricerca scientifica. Infatti, molti ricercatori della Università Federico II di Napoli e spero in un prossimo futuro di tutta l’Italia e non solo, stanno approfondendo gli studi su questa specie, finora poco studiata, per esplorare e portare alla luce le sue caratteristiche più nascoste. E’ proprio grazie alle sue preziose caratteristiche che il Prof. Giuseppe Campanile ha giustamente definito il latte di bufala ed i suoi derivati “Un ELISIR di lunga vita”. Tutto merito delle “Sirtuine” le proteine antinvecchiamento contenute nel latte di bufala, di cui una prima serie di studi hanno evidenziato quali siano le enormi proprietà. Hanno una capacità di contrastare l’invecchiamento e le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Infine, le mozzarelle di bufala campana hanno un effetto benefico contro l’obesità, l’ipertensione e l’osteoporosi, nonché hanno un potenziale a basso allergene, sono ricche di grassi buoni come gli acidi Omega-3; perciò, contengono meno colesterolo rispetto ai prodotti da latte vaccino e sono più facilmente digeribili anche da chi è intollerante al lattosio.
Come si sta evidenziando con le prime ricerche la Mozzarella di Bufala Campana ha un potenziale salutistico enorme, è uno dei prodotti più ricchi dal punto di vista qualitativo con un giusto contenuto di grassi, minerali e proteine. Ma, “oltre ad essere altamente nutrizionale, il latte di bufala presenta anche una serie di molecole funzionali che gli conferiscono un alto potere nutraceutico” così come ci dice il Prof. Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli.
Non mi stancherò mai di ringraziare il Dott. Locci per aver portato alla ribalta con questo suo libro un prodotto unico ed inimitabile ed aver ancora di più stimolato la ricerca scientifica internazionale sulla bufala di razza mediterranea. 

LA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP
ANALISI E STUDIO DI UNA FILIERA AGROALIMENTARE UNICA AL MONDO

DI GAETANO LOCCI       
D’AMATO EDITORE