L’Helianthus tuberosus noto come topinambur, carciofo di Gerusalemme, rapa tedesca o altri termini è una pianta erbacea perenne originaria del continente americano con un tubero sotterraneo usato in cucina. Il nome di topinambùr sembra derivato dal nome della tribù sudamericana dei Tupinamba che arrivano a Parigi nel 1613 e i venditori della pianta li sfruttano dando il loro nome al prodotto. Nel 1789 Antoine-Augustin Parmentier presso l’Editore Barrois l’Aîné pubblica il Traité de la culture et les usages des pommes de terre, de la patate et du topinambur che a Firenze è subito letta da Marco Lastri (1731 – 1811) dell’Accademia dei Georgofili (1770) che sta realizzando un Corso di Agricoltura su direttive del Granduca Pietro Leopoldo (1747 – 1792) impegnato nella valorizzazione dell’agricoltura toscana come realtà economica primaria, dove un posto di primo piano è dato alla patata con la sua importanza sotto il profilo alimentare e meno approfondito è il topinambur.
Recentemente il topinambur sta riscuotendo interesse in base ai risultati di ricerche scientifiche riguardanti la sua composizione e i suoi effetti sul microbiota intestinale, funzioni cognitive e sensibilità al glutine (celiachia).
La vita quotidiana e il funzionamento sotto stress possono portare a problemi di salute mentale come ansia o depressione. Negli ultimi decenni numerosi studi indicano la presenza di un sistema di relazione tra il sistema nervoso centrale, il microbiota intestinale e la comunicazione bidirezionale lungo l'asse intestino-cervello e che uno dei fattori più importanti che regola il sistema può essere una dieta adeguata arricchita nell'integrazione con pre-, pro e simbiotici. Prove sperimentali indicano che una dieta con topinambur polvere arricchisce la diversità del microbiota intestinale con beneficio per l'asse tra intestino e cervello, le funzioni cognitive e la neurogenesi, mitigando significativamente l'ansia e lo stress, proteggendo le funzioni di apprendimento da stress cronico.
Il glutine è una proteina dei cereali digerita in modo incompleto dagli enzimi proteolitici umani che creano peptidi immunogenici che nel tratto gastrointestinale danno origine alla celiachia. Ora sappiamo che i batteri ambientali e quelli umani del microbiota intestinale possono accelerare l'idrolisi del glutine contrastando e prevenendo l'intolleranza al glutine e la celiachia. Recenti ricerche stanno indicando che batteri endofiti degli ortaggi a radice, tra i quali il topinambur, sono capaci di degradare il glutine contrastando l’insorgenza della celiachia.
Le specie che ci hanno precedute e la nostra specie da tempi immemorabili si sono sempre alimentate di vegetali, tra i quali indubbiamente anche di radici e tuberi sotterranei, che sono stati trascurati dall’agricoltura mediterranea che ha privilegiato la cerealicoltura. Un’alimentazione prevalentemente cerealicola e con scarsa presenza di tuberi e radici potrebbe forse avere un ruolo in patologie quali la celiachia e in disturbi neuro-cognitivi.
Da tempo si sapeva che il topinambur possiede un ampio spettro di applicazioni mediche, ad esempio la riduzione dei livelli di glucosio plasmatico, colesterolo totale e trigliceridi. Ora è interessante notare che dimostra di essere una fonte alternativa di composti prebiotici che condizionano il microbiota intestinale in misura da contrastare ansia, stress e l’azione tossica allergizzante del glutine quindi intervenendo sulla celiachia e i disturbi nervosi oggi sempre più frequenti e preoccupanti.