Ergonomia e sicurezza nell’impiego delle macchine agricole

di Pietro Piccarolo
  • 16 September 2015
Il 1996, anno in cui l’Italia ha recepito la Direttiva macchine promulgata nel 1989 dall’UE, rappresenta una tappa fondamentale in materia di normativa sull’ergonomia e sicurezza delle macchine agricole. Negli anni successivi la normativa è molto cresciuta e ciò ha indubbiamente contribuito a migliorare l’attività di prevenzione del settore. Proprio il tema dell’ergonomia e della sicurezza nell’impiego delle macchine agricole è stato oggetto del Convegno promosso dai Georgofili, tenutosi a Milano l’8 settembre scorso (v. Georgofili INFO, http://www.georgofili.info/evento.aspx?id=2252).
Negli ultimi anni il numero di infortuni in agricoltura è continuamente diminuito; tuttavia l’agricoltura rimane, specie in termini relativi, cioè rispetto al numero di occupati, un settore ad alto rischio.  Secondo l’INAIL, nel 2013 sono state corrisposte circa 50 indennità di infortunio ogni 1000 addetti, contro le 24 indennità, sempre su 1000 addetti, del settore industria e servizi. Al calo degli infortuni ha fatto fronte la forte crescita delle malattie professionali che, nel periodo 2009-2013, sono passate da 3928 denunce a 9429, con un incremento quindi del 142% in un quinquennio. Tali malattie, sia per l’elevato numero e sia soprattutto per la gravità sulla salute dei lavoratori, rappresentano un costo umano e socio-economico non giustificato per un Paese sviluppato.  La crescita delle denunce delle malattie professionali è dovuta a varie cause. Tra queste, un ruolo importante lo ha  rivestito la maggiore sensibilizzazione che si è venuta a creare grazie agli studi e alle ricerche condotte su questa tematica.
Secondo quello che è lo spirito dei Georgofili, l’incontro è stato promosso con la finalità di richiamare l’attenzione su un tema che ha, come si è visto, molti spunti critici e che deve essere affrontato con uno sforzo congiunto tra quanti operano nel settore. Per questo sono stati coinvolti alcuni dei principali Enti che in Italia si occupano di ergonomia e sicurezza delle macchine agricole (INAIL, ENAMA, UNIVERSITA’, CNR-IMAMOTER, CREA-ING), allo scopo di conoscere l’attività che essi svolgono, ma anche di invitarli a mettersi in rete, sia tra loro e sia con quanti in Italia e all’estero si occupano di questa tematica.
Si è sottolineato come in Europa e soprattutto in Italia l’interesse dell’Ente Pubblico per la meccanizzazione agricola sia molto scemato e, con esso, anche quello della prevenzione e sicurezza in agricoltura. In ottant’anni si è passati dalla zappa al satellite grazie alla meccanizzazione, che è divenuta un sistema complesso che richiede di essere studiato, non solo sotto l’aspetto tecnico e organizzativo, ma anche sotto quello della prevenzione e sicurezza della risorsa umana. 
Nel presentare l’attività degli Enti presenti si è voluto sottolineare come l’ergonomia abbia assunto una grande importanza in tema di prevenzione, specie per quanto attiene i carichi di lavoro, il rumore e le vibrazioni. Vi sono studi che dimostrano come sia possibile ridurre il rumore percepito dall’operatore attraverso il controllo attivo. Si tratta di ottenere l’attenuazione del rumore primario mediante la creazione di un rumore secondario che, grazie a uno speciale diffusore, attenua certe frequenza fastidiose. Lo stesso vale per le vibrazioni.
E’ anche emersa l’importanza della formazione non tanto rivolta ai singoli utenti quanto ai formatori. Mancando in Italia un’agenzia per la formazione, oggi questo compito viene svolto anche da Centri che non hanno adeguata competenza. Sul discorso formazione l’INAIL non ha incluso l’Università che, invece, dovrebbe essere tra i principali attori. E’ stata lanciata la proposta di creare un Master inter-ateneo sull’Ergonomia e la Sicurezza del lavoro in agricoltura, da svolgersi con formazione a distanza e itinerante tra gli Atenei che vi aderiscono.


Ergonomics and safety in the use of agricultural machinery

In the last few years, the number of agricultural work accidents has continuously decreased. However, agriculture remains a high risk sector, especially in relative terms, i.e., as regards the number of persons employed. According to INAIL, in 2013, accident compensation was paid to about 50 workers per 1000 workers, compared to 24 workers, again per 1000 in the industrial and service sectors. The decrease of accidents though was counteracted by an increase in occupational diseases that grew from 3928 to 9429 reports in the 2009-2013 period, an increase of 142% in five years. In Europe, and especially in Italy, the Public Authority’s interest in Agricultural Mechanization has greatly diminished and, with it, also interest in agricultural safety and accident prevention. Within the span of eighty years, we have passed from hoes to satellites thanks to mechanization that has become a complex system requiring study, not only from a technical and organizational point of view, but also from that of worker safety and accident prevention.