Benessere animale: le politiche della Regione Toscana

di Gennaro Giliberti
  • 15 February 2023

Il rispetto dei requisiti di benessere degli animali in allevamento è attualmente un argomento di forte interesse nell’ambito dell’opinione pubblica e rappresenta di fatto un tema significativo per il settore zootecnico moderno, in quanto direttamente collegabile ad altri concetti di estrema attualità, quali la salubrità e la sicurezza degli alimenti di origine animale.
Proprio in virtù dell’importanza di questa tematica, Regione Toscana negli ultimi anni ha intrapreso un percorso volto al miglioramento della conoscenza del tema benessere in allevamento, al fine di poter sviluppare una serie di strategie utili a garantire un futuro sostenibile delle aziende zootecniche facenti parte del contesto regionale. Una serie di iniziative progettuali, inerenti l’impiego di innovazioni e buone pratiche allevatoriali atte al miglioramento del livello di benessere animale in allevamento, sono state sviluppate da partenariati costituiti tra Aziende agricole toscane ed Istituzioni Scientifiche competenti sul territorio regionale che hanno trovato accoglienza nel corso della programmazione 2014-2022.

Le progettualità inerenti il tema dell’innovazione e del benessere animale nelle aziende zootecniche sono state le seguenti:
Progetti Integrati di Filiera, mis. 16.2 Programma di Sviluppo Rurale
- BENCARNI: Impiego di sistemi di valutazione LCA e di tecnologie di Precision Livestock farming (PLF), finalizzati alla messa a punto di un sistema di valutazione integrato del grado di benessere animale negli allevamenti di bovini da carne aderenti al progetto;
- TOSQUILAT: Sviluppo di  un modello innovativo di filiera volto alla certificazione e attestazione complessiva dei seguenti 3 aspetti: benessere animale, qualità nutrizionale del latte e sostenibilità ambientale.
- FILISTOS: Sviluppo di una filiera suinicola rispondente a criteri di sostenibilità attraverso l’adeguamento di alcune tecniche di allevamento alle modalità di gestione sostenibile, sia sotto il profilo della salvaguarda ambientale, che del benessere animale.

Progetti sviluppati nell’ambito dei Gruppi di Azione Locale (GAL), sottomisura 16.2
GAL START
- VISTOCK:  Messa a punto di un sistema integrato (sistema VISTOCK) che unisce tecnologie e pratiche innovative basate sull’applicazione di Virtual Fencing, sistemi di rilevamento della produttività del pascolo e dispositivi di Precision Livestock Farming, al fine di: rendere più efficiente il controllo degli animali al pascolo, ottimizzare l’utilizzo della risorsa pascoliva, migliorare delle condizioni di  benessere animale, favorire l’adattamento del sistema di allevamento ai cambiamenti climatici.
GAL Far Maremma
- BOSCOLAMENTO:  Trasferimento dell’innovazione, a livello aziendale, per la gestione del pascolamento della razza bovina autoctona maremmana nei cedui mediterranei, tramite l’impiego della tecnologia del Virtual Fencing, al fine di: incrementare l’uso efficiente della risorsa agro-silvo pastorale e la sostenibilità della gestione dei bovini nei boschi cedui mediterranei riducendone il rischio di incendio; favorire lo sfruttamento del sottobosco come alimento ad alto valore nutritivo per i bovini, ridurre i costi di gestione degli animali, migliorandone le performance produttive.

Progetti sviluppati dai Gruppi Operativi (GO) Programma EIP-AGRI
- PRECISION-SHEEP: Implementazione della competitività e della sostenibilità ambientale delle aziende toscane che producono latte ovino innovando la gestione agronomica e zootecnica tramite il trasferimento di pratiche di precision farming e di precision feeding. 
- VITOSCA: Sperimentazione di un modello produttivo volto ad incrementare e valorizzare la produzione di carne bovina in Toscana valutando al contempo il livello di benessere degli animali, con l ’obiettivo di applicare sui prodotti un marchio di certificazione del benessere.

Il benessere animale, uno strumento per la valutazione
La tutela del benessere animale rappresenta da sempre un punto chiave per l’ottenimento e la caratterizzazione di produzioni di elevata qualità. Anche a causa della costante pressione esercitata dei media, il livello di attenzione del consumatore rispetto a questa tematica sta aumentando. In questo ambito si inserisce anche il tema della prevenzione delle malattie infettive ad elevata diffusibilità, con particolare riferimento a quelle trasmissibili all’uomo attraverso gli alimenti, e l’attenzione nei confronti del fenomeno dell’antimicrobico resistenza.
Nel 2018 la Direzione della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute ha introdotto il sistema integrato Classyfarm, come strumento per la categorizzazione del livello di rischio relativo a benessere animale e biosicurezza degli allevamenti.
Il sistema Classyfarm è stato messo a punto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Parma.

Caratteristiche del sistema Classyfarm
Il sistema nasce per iniziativa del Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale (CReNBA), con la collaborazione dell’Università di Parma e viene utilizzato da parte dei veterinari ufficiali ed aziendali, con lo scopo di monitorare, analizzare ed indirizzare gli interventi da effettuare in azienda, per conformarsi e recepire appieno l’impostazione della normativa europea in materia di Animal Health Law e di Official controls.
Classyfarm è uno strumento accessibile da parte di tutti gli allevamenti su base volontaria ed è stato appositamente elaborato in funzione delle differenti tipologie di produzione; su esso vengono individuati, attraverso apposita checklist, una serie di indicatori che consentono la valutazione del livello globale di benessere del bestiame in un determinato allevamento. La valutazione viene effettuata tramite un sopralluogo in azienda da parte di personale appositamente formato (veterinario incaricato) ed il risultato finale è  dato dalla somma dei punteggi parziali, ottenuti nell’ambito delle singole aree della check list:
Management aziendale e personale
Animal based-measures
Strutture ed attrezzature
Grandi rischi
Il punteggio minimo raggiungibile è rappresentato da un livello di benessere pari a 60 punti su 100.

L’importanza del tema benessere animale e dell’informazione al consumatore
Benessere animale e biosicurezza nell’azienda zootecnica costituiscono una priorità per tutelare la salute dei consumatori. Tale attenzione deriva non soltanto da una crescente sensibilità etica verso gli animali allevati, ma soprattutto dalla consapevolezza che il miglioramento delle condizioni del benessere in allevamento si riflette sulla quantità e qualità delle produzioni zootecniche e sulla sicurezza degli alimenti derivati.
Uno studio effettuato nel 2017 dal Policy Department C: Citizens' Rights and Constitutional Affairs del parlamento Europeo intitolato “Animal Welfare in the European Union” evidenzia come, specialmente nel corso degli ultimi 20 anni, la preoccupazione pubblica nei confronti del benessere animale sia notevolmente aumentata. Sempre più cittadini, in particolare nei Paesi sviluppati, pretendono di poter ottenere informazioni trasparenti sia da parte di enti/Istutizioni che da parte delle aziende private, esigendo sistemi produttivi etici e rifiutando di acquistare alimenti di origine animale che abbiano implicato sfruttamento e sofferenza.
Il concetto di “benessere animale” non ben definito nella percezione dei cittadini, appare  piuttosto mutevole e strettamente connesso al contesto in cui si genera (Evans e Miele, 2018). L’interpretazione che viene data a tale concetto cambia considerevolmente tra i diversi consumatori ed è influenzata da una serie di aspetti, tra cui: le convinzioni e i valori personali, la conoscenza pregressa, gli interessi sociali e personali (Te Velde et. al., 2002).
L’interazione tra la componente soggettiva-personale ed il contesto in cui il singolo cittadino si colloca, determinano quindi il livello di percezione sul tema del “benessere animale”, guidandone le scelte di consumo.
A livello nazionale, le scelte dei consumatori sono state analizzate nell’ambito di un recente studio (Pinto et. al., 2020), i cui risultati mostrano che, in linea generale, i consumatori italiani ritengono vi sia un’associazione tra benessere animale e qualità degli alimenti. Riguardo la propensione a pagare un prezzo maggiorato per alimenti di origine animale prodotti nel rispetto del loro benessere, invece,  il campione di persone analizzato si è diviso equamente tra coloro che si sono dichiarati propensi senza condizioni aggiuntive e coloro che invece si sono dichiarati  disposti  solamente nel caso in cui venisse garantito il miglioramento della qualità del prodotto.
Pertanto, al fine di contribuire ad un processo di sviluppo sostenibile delle aziende zootecniche, di conseguenza arginare il processo mediatico che le stesse stanno subendo negli ultimi anni, garantendo un adeguato posizionamento del prodotto finale sui mercati nazionali ed esteri, sembrerebbe opportuno, in primis, assolvere alla necessità di adeguare il livello di informazione circa le  pratiche di allevamento adottate in Italia a tutela del benessere animale.
La sinergia tra istituzioni, ricerca scientifica e operatori del settore, che a vario titolo si adoperano per una sempre maggiore tutela del benessere degli animali, risulta quindi fondamentale per favorire l’adozione di scelte alimentari consapevoli da parte del consumatore.

Opportunità attuali e future, volte al miglioramento del benessere animale in allevamento

Programma di Sviluppo rurale 2014-2020
La Regione Toscana, recependo una forte esigenza manifestata dal mondo allevatoriale, ha assunto la decisione di intraprendere un percorso pionieristico a livello nazionale ed ha avviato, nei primi mesi dell’anno 2022, la procedura di modifica del PSR 2014-2022, introducendo la misura 14 “Benessere degli animali”. La procedura si è conclusa nel mese di agosto 2022, con l’approvazione da parte della Commissione Europea della modifica del PSR.
La nuova misura 14 prevede l’erogazione di una premialità, calcolata ad UBA, per le aziende che raggiungono, secondo Classyfarm, un punteggio migliorato rispetto al livello minimo (60) di benessere animale.   ll budget totale ad oggi dedicato è di 3 milioni di euro per un anno d’impegno e le domande di aiuto/pagamento possono essere presentate a partire dal primo febbraio 2023 ed entro il 15 maggio 2023 o altro termine previsto a livello nazionale che sarà immediatamente efficace.
E’ previsto l’inserimento della checklist autocontrollo dell’allevamento oggetto d’impegno da parte di un veterinario incaricato sul Sistema Classyfarm, a partire dalla data di pubblicazione del bando ed entro il termine del 15 maggio 2023.
La consistenza minima delle aziende ammissibili è di 10 UBA, mentre per quanto riguarda la tipologia di indirizzo produttivo, la partecipazione al bando è consentita per le specie per le quali al momento è stata resa disponibile la checklist sul sito ufficiale di Classyfarm, ovvero: ovini e caprini da latte, bovini/bufalini da latte, bovini da carne,suini.
Il principale obiettivo della misura è quello di effettuare una valutazione circa il livello di recettività del sistema allevatoriale toscano rispetto alla tematica del benessere, al fine di creare i presupposti per strutturare in modo più solido , i futuri interventi proposti nel contesto della programmazione 2023-2027, sia livello nazionale che regionale.

Programmazione finanziaria 2023-2027
Per quanto riguarda la  Programmazione 2023-2027, gli interventi in materia di benessere animale sono sostanzialmente tre, ovvero l’intervento “SRA 30 – Benessere animale” e l’ “Ecoschema 1 -Miglioramento benessere animale e contrasto all’antimicrobico resistenza”, suddiviso a sua volta su due livelli: il livello 1, inerente la riduzione sull’uso del farmaco ed il livello 2, riguardante l’incentivazione delle aziende nel processo di adesione alla certificazione di prodotto volontaria Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA).
Per quanto riguarda l’intervento SRA 30, Regione Toscana ha proseguito il percorso intrapreso con la Misura 14 ed ha adottato quindi la modalità operativa che prevede l’utilizzo dello strumento Classyfarm, per la valutazione del benessere animale negli allevamenti. La struttura generale dell’intervento risulta piuttosto simile a quello della misura 14, con alcune differenze: l’impegno per le aziende non sarà più annuale ma quinquennale; è consentita l’adesione anche alle aziende che presentano il punteggio minimo di 60  e che si impegnano a raggiungere, entro i primi due anni di impegno,  il punteggio di almeno 70 ed a mantenere il risultato (uguale o superiore 70) per i successivi tre anni.
Lo stanziamento su questo intervento è di 20 milioni di euro su 5, anni mentre per quanto concerne l’indirizzo produttivo aziendale, le specie ammissibili sono: ovini e caprini, bufalini da latte, bovini, suini.
A livello nazionale opera invece l’Ecoschema 1: il livello 1 si pone obiettivo di fare aderire le aziende zootecniche ad un percorso virtuoso di riduzione dell’uso del farmaco (antibiotici), basato sull’attuazione di impegni direttamente collegati al miglioramento del benessere animale, misurati attraverso il sistema Classyfarm. L’impiego di farmaco a livello aziendale viene calcolato rispetto alla mediana regionale relativa all’anno precedente ed il premio verrà erogato alle aziende che adempiono ai seguenti impegni:
Mantenimento di valori DDD (Dose Definita Die), entro il valore definito dalla mediana regionale;
Mantenimento di valori DDD entro il valore soglia indentificata dal terzo quartile, ma con una  riduzione del 20%;
Valori DDD che passano dal quarto al terzo quartile, con una riduzione di almeno il 10%.
Sul livello 2, invece l’intervento mira a premiare le aziende che aderiscono al sistema SQNBA e che allevano animali al pascolo per un periodo di tempo e con superfici minime stabilite dal disciplinare (attualmente in fase di predisposizione).   
Per ricevere il sostegno, al beneficiario, oltre all’adesione a SQNBA (che prevede l’adesione volontaria al sistema Classyfarm per la valutazione da parte del veterinario aziendale/incaricato del livello di benessere raggiunto dall’azienda), è richiesto il rispetto degli impegni relativi ai periodi di pascolamento per le specie/orientamenti eligibili: bovini e bufalini  da latte e a duplice attitudine, bovini da carne e suini.

Il Sistema nazionale di Qualità per il Benessere animale (SQNBA), uno strumento utile per la promozione dei prodotti di origine animale
Uno degli strumenti utili a sopperire alla necessità che il consumatore esprime rispetto al desiderio di conoscere, in fase d’acquisto, se i prodotti in questione provengono da aziende che rispettano determinati requisiti in materia di benessere animale, è stato introdotto a livello nazionale il sistema di certificazione   Sistema nazionale di Qualità per il Benessere animale (SQNBA).
Tale sistema di certificazione (istituito con D.L.19 maggio 2020 convertito nella legge 19 maggio 2020, n. 34)  definisce i requisiti di salute e benessere animale, superiori a quelli cogenti, volti a qualificare la gestione del processo di allevamento degli animali e definisce il rilascio della certificazione SQNBA come marchio di qualificazione del prodotto finale.  Il decreto disciplina anche lo strumento che consente l’accesso all’SQNBA, rappresentato dall’adesione al sistema di valutazione del benessere di Classyfarm e dall’adozione dei relativi disciplinari per specie/orientamento produttivo.

La creazione di collaborazioni con gli enti scientifici di riferimento
Regione Toscana, in virtù dell’evidente interesse manifestato dal contesto produttivo territoriale rispetto al tema del benessere animale e considerando anche le esigenze in termini di informazione sempre più richieste dal cittadino e di conseguenza dal mercato, ha intrapreso una collaborazione  e consultazione stabile con entità regionali e nazionali di riferimento, finalizzata allo calibrazione di interventi di programma capaci di fornire risultati concretamente spendibili.
Le collaborazioni sono state avviate con due istituzioni di riferimento per riguardo la sorveglianza sanitaria negli allevamenti, ovvero  l’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana e l’ Istituto Zooprofilattico di Lombardia ed Emilia Romagna, con la  relativa struttura, Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale (CreNBA) e con due Istituzioni appartenenti al contesto scientifico regionale, la Facoltà di Scienze Agrarie di Pisa ed il DAGRI - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali  della facoltà di Scienze garraie e Forestali di Firenze.