Sostegni europei alle aziende che producono proteine artificiali, decisione che solleva molti interrogativi

  • 01 December 2021

Da una parte l'aumento della popolazione mondiale, dall'altra l'impatto ambientale degli allevamenti (comunque inferiore a quanto si vorrebbe far credere), inducono le autorità comunitarie a interrogarsi su come aumentare la disponibilità di proteine nobili.
Alla carne di bovini, suini e avicoli si vorrebbero allora affiancare altre fonti proteiche.
Va in questa direzione la recente approvazione da parte di Efsa, l'Ente Europeo per la sicurezza alimentare, all'impiego di farine proteiche ottenute dagli insetti per l'alimentazione degli animali e anche per l'alimentazione dell'uomo.
Un capitolo a parte è quello della carne prodotta in laboratorio con varie metodologie.
Fra queste l'uso di numerose essenze vegetali opportunamente lavorate e variamente arricchite oppure la produzione di simil carne attraverso complessi processi di moltiplicazione cellulare in vitro.
In entrambi i casi alimenti che subiscono profondi e importanti processi di lavorazione, sovente energivori.
L'interesse verso questi "novel food", come vengono definiti utilizzando un termine anglosassone, è in crescita anche grazie a iniziative marketing che ne esaltano qualità e prerogative non sempre coerenti con la realtà. Sovente affiancate da una pressante campagna di demonizzazione della carne naturale.
In ballo ci sono peraltro rilevanti interessi economici, trattandosi di prodotti che almeno in teoria promettono margini molto interessanti per chi li produce.
Non per nulla gli investimenti in questo settore vedono nomi noti dello "star system" mondiale.
Motivo in più per essere sorpresi dalla decisione della Commissione Europea di destinare risorse ad alcune aziende private impegnate nella produzione dei sostituivi della carne.
Una scelta che ha sollevato molte perplessità da parte degli operatori, che nella carne sintetica vedono un concorrente sleale.
Perplessità espresse anche da Paolo De Castro, europarlamentare ben noto per il suo impegno sui temi dell'agricoltura e già ministro per le Politiche Agricole, che insieme a Pina Picierno ha presentato un'interrogazione in sede europea sulle motivazioni che hanno suggerito di fornire un sostegno alle proposte di produzione di carne sintetica.

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