Nel segno del ricordo, per un futuro senza violenza

Uno speciale annullo filatelico per celebrare il 30° anniversario della strage di via dei Georgofili

di Giuseppe De Carli
  • 10 May 2023

Sono passati trent’anni da quella notte tra il 26 ed il 27 maggio 1993, ma il ricordo non si spegne. Quella ferita aperta, nel cuore della città, voleva portare paura ed incertezze, con la mano della mafia che cercava di minare il senso democratico della nostra Nazione. Se il pensiero va alle cinque vittime ed ai tanti feriti, non si può dimenticare il tentativo vile di azzerare anche il nostro patrimonio artistico e di conoscenze, rappresentato anche dall’Accademia dei Georgofili. Come in un beffardo gioco del destino, la ricorrenza del trentennale di questa strage si colloca insieme ai 270 anni dalla fondazione di questa Istituzione, lanciando un messaggio di continuità nonostante il tentativo, vano, di offuscarla. 

L’Accademia e la filatelia
Nel 1996 Poste Italiane, decisero di emettere, nell’ambito della serie “I tesori dei musei e degli archivi nazionali” un francobollo dedicato all’Accademia. Si trattava di un valore da 750 lire che riproduceva lo stemma dell’Accademia, completamente restaurato dopo l’attentato (erano passati solo tre anni), tratto da una cornice di un antico manifesto in cui era riportato l’elenco dei Georgofili che, dalla fondazione, avevano rivestito importanti cariche nell’Accademia. Il bollettino ufficiale di Poste Italiane riportava una breve descrizione della storia dell’Accademia e l’allora Presidente, Prof. Franco Scaramuzzi, riferendosi all’allora recente attentato, così chiudeva il suo intervento:
“Una spontanea immediata mobilitazione della città, di tutto il Paese e del mondo, hanno offerto all’Accademia dei Georgofili una generosa solidarietà che ha accompagnato la ricostruzione ed il restauro della sede e del prezioso patrimonio archivistico e bibliotecario. Dopo quasi tre anni l’Accademia dei Georgofili, che nel frattempo non ha mai cessato la propria attività, celebra oggi il rientro nella propria sede.”
Il 23 maggio sarà il momento della celebrazione del 30° anniversario di quella strage e per l’occasione verrà emesso uno speciale annullo filatelico.
L’impronta, in formato tondo, riporta stilizzata la Torre dei Pulci sgretolata per via della deflagrazione dell’auto bomba e la dicitura “30° anniversario strage via dei Georgofili -1993-2023 – 23.5.2023 – 50123 Spazio Filatelia Firenze”. Per l’occasione verrà allestita una postazione temporanea di Poste Italiane presso l’Accademia, Logge Uffizi Corti dalle ore 9,00 alle ore 13,00.  Sarà anche emessa una cartolina che riproduce quattro acquarelli dell’artista Luciano Guarnieri. Nei successivi 60 giorni l’annullo sarà disponibile presso Spazio Filatelia di Firenze per essere poi depositato nel Museo della Comunicazione di Roma dove entrerà a far parte della collezione storico-postale 

L’intervista al Presidente
Al Presidente dei Georgofili, Massimo Vincenzini, abbiamo chiesto con quale spirito si avvicina a questa importante ricorrenza. 

Presidente, il tempo non cancella la memoria, la ferita inferta non solo all’Accademia ma a tutta la città.
V. Certamente. Il tempo non può cancellare la memoria di fatti come questo che segnano la storia. Non solo dell'Accademia e di Firenze, ma dell'Italia e del mondo intero.  Quella tragedia ha segnato anche un cambio di passo nell'attività dei Georgofili, che da quel momento moltiplicarono gli sforzi: l'Accademia fu ricostruita in meno di 3 anni grazie alla determinazione dell'allora Presidente Scaramuzzi ma oltre a questo, proprio da allora, le attività accademiche aumentarono e divenne ancora più urgente e condivisa la volontà di essere presenti nella società con la scienza e la cultura, rispettando la missione espressa nell'antico motto georgofilo "Prosperitati Publicae Augendae".

Il senso di riconoscenza a chi, in quelle ore, si prodigò per salvare il patrimonio culturale, verrà riconosciuto con gli attestati di benemerenza che verranno consegnati a quelli che mi piace chiamare “gli angeli della polvere” in assioma con gli angeli del fango (che qualche decennio prima accorsero per la grande alluvione).
V. E' impossibile non essere riconoscenti verso coloro che, molti a titolo personale, diedero una tale manifestazione di solidarietà nei confronti di un'istituzione così duramente colpita. Grazie a questa solidarietà, all'aiuto di ogni singolo volontario accorso, è stato possibile ricostruire velocemente. Paradossalmente gli uomini si rivelano spesso migliori proprio nei momenti peggiori, come era stato anche quello dell'alluvione nel 1966. Secondo me, uno dei motivi di questa solidarietà sta anche nel valore riconosciuto dagli italiani alle istituzioni culturali che appartengono a tutti, sono la storia del nostro Paese.

Presidente, anche la sottolineatura filatelica, da Voi fortemente voluta, vuole rappresentare un sigillo per questa Istituzione che festeggia anche i 270 anni dalla fondazione. Che messaggio vorrebbe scrivere sulla cartolina che verrà obliterata con lo speciale annullo?
V. Il messaggio sta proprio nella scelta delle immagini che abbiamo voluto per la cartolina. Si tratta infatti di quattro diversi acquerelli dell'artista Luciano Guarnieri, il quale documentò da subito, portando la propria opera tra le macerie, la tragedia e la distruzione dell'Accademia dei Georgofili. Questo è ciò che è stato, dobbiamo impegnarci tutti affinché non accada mai più.

Il tempo passa ma la memoria e la forza della democrazia riecheggiano sul selciato di Via di San Paolino come monito perché nulla di tutto questo accada più.
Come ebbe a scrivere la piccola Nadia Nencioni, poetessa precoce violentemente strappata alla vita quella notte
“Il pomeriggio se ne va
il tramonto si avvicina
un momento stupendo
il sole sta andando via
e già sera tutto è finito”
sembrava aleggiare un presagio, ma oggi lo possiamo trasformare in un monito affinché il mondo non viva più il tramonto della vita ma la speranza per un futuro migliore.  L’Accademia, con la sua ininterrotta attività, rappresenta una certezza, un patrimonio che cura con attenzione e con dedizione un mondo prezioso come l’agricoltura e tutto il suo indotto. Anche da questo si “coltiva” il senso di appartenenza, di progresso legato alla tradizione, anche attraverso un messaggio fatto circolare con una cartolina e con un timbro che resterà nel tempo, forte, coinvolgente, nella memoria di tutti noi.