Valorizzazione dei soprassuoli di castagno in Italia

Negli ultimi anni l’Accademia dei Georgofili ha dedicato grande attenzione alle problematiche connesse con la gestione dei soprassuoli di castagno, albero che ha sempre rappresentato il ruolo di risorsa indispensabile per la sopravvivenza di intere generazioni legate ai territori collinari e pedemontani interni della dorsale appenninica e di gran parte dell’arco alpino. Era indicato come l’albero del pane e per la sua multifunzionalità era considerato indice di ricchezza per l’azienda agraria.

All’inizio del novecento il castagno presentava un areale diffuso sui circa 800.00 ettari dominato nettamente dai soprassuoli destinati alla produzione del frutto che, nel loro insieme, formavano una comunità di oltre 120 milioni di alberi tra cui molti di età plurisecolare. Questi ultimi possono essere considerati oggi indice di resistenza e resilienza ai cambiamenti climatici. Nel tempo le mutate esigenze economiche congiunte alla diffusione di alcune patologie, hanno creato lo scenario odierno che vede una forte riduzione delle selve ed un sensibile aumento della superficie a ceduo che rappresenta comunque fonte di interesse per la produzione di biomassa legnosa.

In un contesto socio-economico, a questi grandi cambiamenti non sono corrisposti altrettante intense variazioni nella struttura e nella proprietà aziendale per cui permangono situazioni di alta criticità nella gestione sostenibile del territorio. Nonostante ciò è presente un rinnovato interesse alla valorizzazione della multifunzionalità di questi boschi per cui è necessario intensificare lo sforzo nella ricerca di soluzioni efficaci di rilancio.

Con questa giornata di studio si intendono approfondire le problematiche tecniche, amministrative e finanziarie legate all’urgente necessità di realizzare un aggiornamento dell’inventario castanicolo nazionale, di salvaguardare il germoplasma autoctono, di incentivare la produzione vivaistica del materiale di propagazione, di valutare lo stato di salute dei soprassuoli di castagno, di individuare gli strumenti amministrativi, economici e finanziari a supporto della gestione e della multifunzionalità delle loro filiere, di conoscere l’attività svolta dalle Associazioni castanicole attive nel nostro paese.

La giornata di studio è stata promossa d’intesa con ANCI Toscana ed organizzata in collaborazione con MiPAAF, Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Accademia Italiana di Scienze Forestali, CNR, CREA, SOI, Università italiane, Fondazione per il Clima e la Sostenibilità, Associazione Nazionale Città del Castagno, Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, ed è aperta alla partecipazione di tutti i portatori di interesse del settore.

Programma 31 marzo 2021.pdf