Lo sviluppo della meccanizzazione agricola dopo la seconda guerra mondiale

di Paolo Amirante
  • 30 November 2016
Alla fine della seconda guerra mondiale (le battaglie finali assieme alla resa della Germania, ebbero luogo tra la fine di aprile e l'inizio di maggio del 1945), la meccanizzazione agricola ha fatto passi da gigante. I trattori e le macchine operatrici, che provvedono alle diverse operazioni in campo, si sono trasformati, nel giro di qualche decennio, in macchine comode per chi le guida e con requisiti tecnici all’avanguardia. Il loro campo d’azione è molto vasto perché i lavori da eseguire nella pratica agricola sono molti e per ognuno di tali lavori, vi è la possibilità di una applicazione meccanizzata. 
Le superfici di suolo destinate alle pratiche agricole vengono incrementate, con le cosiddette lavorazioni preliminari del terreno,  su suoli mai lavorati o da lungo tempo non coltivati, con lavorazioni da scasso (cfr. Figura 1).


Il terreno viene preparato per accogliere una coltura, infatti,  dopo una pulizia del terreno  e con la eliminazione da sassi e dalla vegetazione spontanea,  può essere eseguita una  lavorazione profonda con un  aratro da scasso; il terreno viene poi  rivoltato, sminuzzato ed  affinato per permettere la semina. 
Vengono,  quindi,  utilizzate macchine per la lavorazione principale del terreno  e quella secondaria di amminutamento del terreno,  eseguendo poi una concimazione di fondo, che servirà per favorire la semina  (cfr. Figura 2).


Per la coltivazione degli ortaggi vengono messe a  dimora le  giovani piantine con macchine trapiantatrici; successivamente vengono eseguite lavorazioni del terreno per l’eliminazione delle infestanti  e quindi si procede alla distribuzione dei fitofarmaci quando previsto (cfr. Figura 3). 


Una vasta gamma di macchine agricole sono destinate, poi. alla raccolta dei prodotti, da terra o dagli alberi (cfr. Figura 4). 
    

Per il trasporto dei prodotti  al centro aziendale, si usano carri rimorchio appositamente studiati; infine, vengono utilizzate le macchine per i trattamenti post-raccolta, come le macchine per selezionare le cariossidi dei cereali, per essiccare i foraggi o refrigerare frutta e verdura 
In questi ultimi anni vi è stata, poi, l’introduzione dell’agricoltura di precisione, con sistemi di informazione geografica GPS ed elementi di geo-statistica  (GIS). Il GIS è un’ applicazione software costituita da più moduli finalizzati ad acquisire, controllare, integrare, elaborare e rappresentare dei dati che sono spazialmente riferiti alla superficie terrestre (cfr. Figura 6).


I  software GIS sono disponibili con una vasta gamma di funzioni, ma tutti sono capaci di mostrare sotto forma grafica i dati geo-referenziati. Un’adeguata coregistrazione di dati può essere analizzata quantitativamente per mezzo dell’uso della geo-statistica. 
Un principio di base nel GIS è che i diversi strati di una mappa per essere usati insieme devono basarsi sullo stesso sistema di coordinate;  tutti i file di dati spaziali in un GIS sono dunque geo-referenziati con sistema GPS. 
I GIS in combinazione con il GPS possono essere impiegati per effettuare il controllo della navigazione delle macchine agricole in campo (cfr. Figura in apertura) utilizzando sensori  ottici e droni; le principali tecnologie disponibili GIS  consentono di acquisire immagini cartografiche, caratteristiche del suolo e delle colture, operazioni eseguite dalle macchine agricole.