Mais a rischio raccolti per siccità e aflatossine

  • 03 October 2012
Un'annata difficile per le piantagioni di granturco, messe in crisi dalla siccità e ora alle prese con l'aflatossina, una tossina naturale prodotta da funghi microscopici, cancerogena, che può entrare nel metabolismo degli animali da allevamento attraverso mangimi contaminati. Lo afferma una nota di Area Science Park Trieste.
L'allarme è partito dal Veneto, dove buona parte del raccolto di quest'anno sarebbe inutilizzabile, al punto che si sta ventilando l'ipotesi di innalzare i limiti massimi delle aflatossine dettati dalle normative europee. Un espediente utile forse agli agricoltori, ma che non andrebbe incontro alle esigenze di massima sicurezza dei consumatori. La questione, che riguarda anche altre zone della Pianura padana, è molto delicata perché di mezzo c'è tutta la filiera che comprende anche l'alimentazione umana, attraverso le vacche da latte.
 ''Anche in Friuli Venezia Giulia abbiamo una situazione border-line per quanto riguarda le aflatossine, proprio per le stesse motivazioni della vicina regione Veneto'' spiega Manlio Palei, responsabile della Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali della regione. ''Attualmente - aggiunge - stiamo monitorando la situazione con un extra piano voluto e concordato con il ministero della Salute. Verranno fatti dei controlli suppletivi su tutta la filiera a partire dagli essiccatoi per finire ai depositi e stabilimenti latte. Per ora, a dire il vero, la situazione non sembra drammatica come nelle altre regioni coinvolte, ma aspetterei un minimo di riscontro documentale e scientifico per esprimermi meglio e con dati certi ''. I produttori di mais intanto intensificano i controlli sul prodotto.

Fonte: AGI 26 settembre 2012
Foto: www.genitronsviluppo.com