Presso la sede dell’Accademia dei Georgofili, è stato siglato un protocollo di intesa tra il Comune di Montalto delle Marche e la storica Accademia che da 273 anni promuove gli studi del settore primario, finalizzato a supportare lo sviluppo del progetto ‘Eva- eccellenze della Valle dell’Aso’. Per la firma dell’accordo con il presidente dei Georgofili Massimo Vincenzini, si sono recati a Firenze il sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi, e il presidente della Sezione Centro-Est dell’Accademia (che comprende Emilia-Romagna, Abruzzo, Umbria e Marche), Natale Giuseppe Frega, accompagnati da una delegazione di Accademici della Sezione della zona del Piceno.
Si tratta di un protocollo strategico che sancisce l’avvio di una stretta collaborazione di Montalto delle Marche con l’Accademia dei Georgofili, che ora sarà pienamente coinvolta nel progetto Eva-Eccellenze Valle dell’Aso.
Abbiamo chiesto di più al sindaco Matricardi.
In che cosa consiste quello che è stato chiamato IREVA (Istituto di Ricerca per la Valorizzazione delle Eccellenze della Val D’Aso)?
IREVA -Istituto di Ricerca per la Valorizzazione delle Eccellenze della Val D’Aso- è una fondazione che nasce dall’esigenza di dare una governance al progetto E.V.A.- Eccellenze della Valle dell’Aso - finanziato dal CIS (Contratto istituzionale di sviluppo) e che prevede la realizzazione di un luogo fisico in cui ospitare la formazione ma anche spazi per la trasformazione e la valorizzazione dei prodotti della Valle dell’Aso. La Fondazione, costituita per iniziativa del comune di Montalto delle Marche, sta crescendo grazie anche a partner privati e pubblici di altissimo livello, tra cui Università e gli altri Comuni della Valle dell’Aso.
A che fase di sviluppo del progetto siete in questo momento?
Siamo in attesa del completamento dei lavori previsto per fine marzo e nel frattempo stiamo lavorando con diverse partnership come l’importante accordo concluso con l’accademia dei Georgofili, ma anche con un avviso in corso per la selezione di un partner pubblico legato alla ricerca.
Quali saranno le principali attività che vi proponete di svolgere?
Le attività sono state dettate da un lavoro fatto con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche, che ha indagato e ascoltato le esigenze delle imprese e del territorio e da questa analisi è emersa una forte richiesta di supporto e servizi alle imprese ma soprattutto di formazione, perché è sempre più importante che il personale impiegato nell’agricoltura sia formato. Lavoreremo poi sulla ricerca, sull’uso di nuove tecnologie applicate all’agroalimentare e in parallelo svilupperemo il marketing di valorizzazione del prodotto, così che con il marchio EVA ogni prodotto della Valdaso possa essere riconosciuto come sinonimo di eccellenza e possa riportare valore anche al produttore iniziale.
Quali sono le eccellenze agroalimentari della Valle dell’Aso?
Il nostro territorio ha una spiccata identità rurale e una forte anima agricola e ortofrutticola. Le produzioni sono sempre più diversificate e vanno dalla vite agli ulivi, dalla frutta al grano. Inoltre, stanno acquisendo sempre più rilevanza piantagioni nuove come kiwi e frutti rossi anche se il prodotto iconico rimane sicuramente la pesca della Valdaso.
Avete già avuto feedback da parte delle realtà territoriali che pensate di coinvolgere?
Sì, ma preferiamo essere cauti e presentarci ufficialmente alle imprese e al territorio con una struttura già forte e collaudata che possa proporre quindi concretezza a lungo termine.