L’Arma dei Carabinieri per la bonifica delle discariche abusive e dei siti contaminati

di Giuseppe Vadalà*
  • 22 October 2025

La questione della bonifica delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale e oggetto della Sentenza dell’Unione Europea del 2 dicembre 2014 ha origine negli anni ‘80 ed è una vicenda di tutela e sostenibilità ambientale che l’Italia nel suo complesso ha avviato a soluzione con l’apporto della Commissione Europea. Nel periodo di anni ’70-‘90 nel nostro Paese si rendono evidenti i problemi connessi alla sovra utilizzazione delle risorse ambientali e territoriali, analogamente a quanto verificatosi in Europa ma anche nelle altre Aree mondiali a più intensa produzione economica.
Il corretto ed efficace smaltimento e gestione dei rifiuti intesi come “ciclo vita” e come “valore” e non come “rifiuto” è la cartina di tornasole della nostra sostenibilità.
L’Italia avviò, già nel 1986, attraverso, i Carabinieri Forestali, così riorganizzati dal 1° gennaio  2017, il “1° Censimento delle cave abbandonate e delle discariche abusive” ripetuto poi negli anni successivi per altre quattro volte (1996, 2002, 2008 e 2016) perché si era compreso che accanto alle questioni delle piogge acide, degli incendi boschivi e delle costruzioni abusive, il bosco, i territori montani e rurali, la natura, il paesaggio, il territorio nel suo complesso erano seriamente minacciati anche dall’eccessivo numero di discariche abusive e di cave abbandonate attivate e gestite in modo incontrollato. Dai circa 5.000 siti iniziali, per successive approssimazioni di controlli e di applicazione della norma, fu individuato in 200 siti dichiarati non conformi alle Direttive UE 75/442 e 91/689 per le quali si è reso necessario avviare le opportune operazioni di bonifica per corrispondere all’apertura della Procedura di Infrazione e alla Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (C.G.U.E.) dell’anno 2003.
Oggi l’impegno continua attraverso una figura specifica di impulso e coordinamento delle attività, quale il Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale che si avvale di un Ufficio altamente specializzato composto oggi da diciotto militari dell’Arma e dieci esperti, e dipendente per gli aspetti logistico amministrativi dal Comando Generale dell’Arma e dalla Legione Lazio e dal Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare di Roma (CUFAA) per i necessari rapporti di collaborazione funzionale.
A seguito della Sentenza, il nostro Paese ha già riconosciuto all’Unione Europea una somma di 40 milioni di euro, quale penalità iniziale forfettaria, e 42,8 milioni di euro per ogni semestre di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie a dare piena esecuzione alla Sentenza, oggi divenuti progressivamente grazie al meccanismo virtuoso della Sentenza che premia le successive bonifiche e dopo l’esame della 21° semestralità del 2 giugno 2025, 200.000 di euro, con un numero di discariche da bonificare che oggi ammonta ad 1, rispetto al numero iniziale di 200. Così si è traguardato anche e raggiunto l’obiettivo di 33 siti che sono stati inseriti quali obiettivi del P.N.R.R. Per ogni anno del periodo commissariale sono stati risparmiati € 29.800.000,00 per un totale complessivo di oltre € 200.000.000,00. La sanzione corrisposta in questi 8 anni alla Unione Europea è stata di oltre € 300.000.000,00
La Legge 12 dicembre 2019, n. 141 che ha convertito il Decreto-Legge 14 ottobre 2019, n. 111 “Misure urgenti per il rispetto degli obblighi della qualità dell’aria previsti dalla direttiva 2008/50/CE – cd Legge Clima” è stata la prima norma che ha realizzato un quadro normativo a disposizione della missione dell’Arma. Successivamente la Legge 29 dicembre 2021, n. 233, conversione in Legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 6 novembre 2021, N. 152, “Recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” ha ampliato le competenze di questa Struttura anche ai casi di ordinaria bonifica quindi al di fuori dei casi di contenzioso UE.
Tenuto conto di questa legge alla Struttura del Commissario Unico sono stati affidati ulteriori 6 siti nel Lazio (sito di Malagrotta) in Toscana e in Calabria. Dal 19 febbraio del 2025 la Struttura è stata incaricata di realizzare i processi di bonifica dei rifiuti interrati e di quelli smaltiti illegalmente in superficie nelle Aree contaminate di Napoli e Caserta nel perimetro della cd. Terra dei Fuochi.
L’esperienza di questi anni ha dimostrato inoltre come sia necessario innalzare ulteriormente la barriera preventiva di contrasto nei confronti delle compagini criminali eliminando quelle aree che potevano essere “di facile accesso” per le attività criminali e di illegalità diffusa, garantendo così lo sviluppo e la tutela della virtuosa imprenditoria nazionale e delle buone pratiche, nonché la salvaguardia del libero mercato dai condizionamenti criminosi locali.
Anche a  questo scopo l’istituzione dell’Agenzia per le bonifiche delle discariche e dei siti contaminati sotto la vigilanza del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, con il fine di potenziare e migliorare l’azione complessiva sul territorio nazionale di bonifica e messa in sicurezza delle discariche e dei siti contaminati, può essere l’idonea soluzione a una questione che ancora oggi, ogniqualvolta se ne abbia la necessità, è affrontata con l’assegnazione di un ulteriore sito al Commissario e ai Commissari. 

* Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale