Il rilancio della space economy italiana passa dal programma IRIDE

di Bernardo Gozzini
  • 20 December 2023

Il programma IRIDE (International Report for Innovative Defence of Earth) rappresenta uno tra i programmi spaziali europei più rilevanti nell’ambito dell’osservazione della Terra. La sua realizzazione avverrà in Italia, grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) integrate dai fondi del Piano Nazionale Complementare (PNC). IRIDE è un sistema satellitare che sarà operativo entro giugno 2026, coordinato dall’ESA-Agenzia Spaziale Europea, con la partecipazione dell’ASI-Agenzia Spaziale Italiana.
IRIDE è un sistema costituito da costellazioni di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO), dall’infrastruttura operativa a terra e dai servizi destinati alla Pubblica Amministrazione italiana. La costellazione IRIDE sarà unica nel suo genere; spazia dall’imaging a microonde (tramite Radar ad Apertura Sintetica, SAR), all’imaging ottico a varie risoluzioni spaziali (dall’alta alla media risoluzione) e in diverse gamme di frequenza, dal pancromatico, al multispettrale, all’iperspettrale, alle bande dell’infrarosso con una risoluzione che può arrivare a 2, 3 metri in alcuni casi anche sotto i 2 metri.
IRIDE, attraverso questa costellazione di piccoli e medi satelliti, fornirà servizi di monitoraggio in diversi ambiti (per le risorse idriche, la qualità dell’aria, nell’area marina e costiera, sui movimenti del terreno e la copertura del suolo, condizioni meteorologiche, infrastrutture critiche), gestione delle emergenze e sicurezza, e per fornire dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.

Gli 8 macro servizi sui quali IRIDE fornirà prodotti geospaziali sono:
1) Monitoraggio Marino Costiero con la mappatura ed il monitoraggio ambientale della fascia marino-costiera e l’integrazione con i dati nella modellistica di previsione dei parametri ambientali marino-costieri.
2) Qualità dell’Aria con un web service che metterà a disposizione mappe 3D che integrano dati da modelli di previsione ed informazioni satellitari per supportare le attività di monitoraggio e modellazione della qualità dell’aria e degli inquinanti.
3) Movimenti del Suolo con la mappatura ed il monitoraggio dei movimenti del terreno e delle infrastrutture (da dati satellitari), causati da dinamiche naturali o eventi come terremoti, eruzioni vulcaniche, frane, fenomeni di subsidenza e altri fenomeni sia naturali che antropici.
4) Copertura del suolo, per il monitoraggio dell’uso e del consumo del suolo a diverse scale compresa la caratterizzazione delle aree urbane verdi.
5) Gestione Forestale per una conoscenza del capitale forestale sia in termini quantitativi e qualitativi, generando anche informazioni sullo stato di salute delle foreste e sugli stock di carbonio generati.
6) Agricoltura col monitoraggio degli effetti delle attività agricole sull’ambiente e sulle risorse naturali, come la valutazione del rischio di erosione, il fabbisogno irriguo e la mappatura dell’uso dando supporto anche alla gestione della PAC.
7) Idrometeoclima, con prodotti utili al monitoraggio degli eventi ed alle previsioni meteorologiche a brevissimo, breve e medio termine.
8) Gestione delle risorse idriche attraverso informazioni che contribuiscono alla mappatura della distribuzione e della frequenza delle unità macro-geomorfiche (acqua, sedimenti e vegetazione) della granulometria dei sedimenti fluviali, dell’evoluzione temporale e spaziale dei corridoi fluviali, delle aree inondate post-evento, dell’umidità del suolo, della copertura nevosa, degli indici di siccità e della presenza di possibili fonti di inquinamento nelle aree fluviali.
9) Emergenze, fornirà servizi on demand per mappature speditive durante le fasi di emergenza in caso di alluvioni, incendi, terremoti, eruzioni vulcaniche con l’identificazione delle aree colpite e per fornire una prima stima dei danni

Il programma IRIDE rappresenta quindi un importante investimento che contribuirà in modo significativo alla crescita della “space economy” italiana e produrrà numerose opportunità occupazionali per i giovani, ricercatori e professionisti, con competenze in varie discipline scientifiche come aerospazio, informatica, telerilevamento, scienze della Terra, fisica, matematica, agraria, scienze naturali, ingegneria.