La IV Gamma tra sostenibilità e mercato

di Lorenzo Frassoldati*
  • 18 October 2023

Può un prodotto vegetale ad altissimo contenuto di servizio andare in crisi mettendo a repentaglio 1 miliardo di euro di giro d’affari, migliaia di posti di lavoro e l’economia di interi territori al Nord come al Sud? Sì può succedere, per un combinato disposto di calo dei consumi, concorrenza al ribasso, impoverimento delle famiglie causato dal caro-vita, l’eccesso e la polverizzazione dell’offerta. E’ quello che sta capitando al comparto degli ortaggi di IV Gamma (in primo luogo le insalatine in busta).
“E così, un prodotto familiare per il 93% degli italiani, rischia di non essere fatto più nel nostro Paese. Parliamo di un sistema che coinvolge centinaia di imprese agricole sul territorio nazionale e che soprattutto garantisce ai cittadini di poter contare su ortofrutta di qualità pronta all’uso. Un segmento che dà un aiuto fondamentale a raggiungere la quota dei 400 grammi al giorno di ortofrutta consigliati dall’OMS per una dieta salutare”, dice a FreshCutNews.it – il sito di riferimento del settore- Antonio Salvatore, coordinatore del Comitato IV Gamma dell’OI (Organismo Interprofessionale).
Il comparto, messo con le spalle al muro, sta però reagendo.  Con un plus di innovazione legato al Vertical Farming, nuova frontiera dell’agricoltura sostenibile, complessi indoor dove le piante crescono in verticale in un ambiente controllato e senza impiego di chimica.   Recentemente è stata inaugurata a Verolanuova (BS) la vertical farm “Kilometro Verde” dove da fine anno si produrrà l’insalatina Petali, con materia prima che (al momento) arriva dalla vicina Manerbio, comune dove ha sede La Linea Verde, una delle aziende storiche del comparto. Giuseppe Battagliola ha presentato Petali, prodotto pronto al consumo da lui definito “rivoluzionario” nel panorama italiano del fresh cut per “il gusto, la shelf life e la croccantezza decisamente superiori alla media, grazie a prodotti coltivati utilizzando una tecnologia innovativa a zero impatto ambientale”. Kilometro Verde è totalmente automatizzata, si basa sulla coltura idroponica indoor, con qualità garantita tutto l’anno, non essendo il prodotto soggetto a variazioni climatiche, come pure la freschezza, grazie ai pochi minuti che trascorrono dal momento della raccolta a quello del confezionamento.  Il brand Petali, che per ora ha fatto il suo ingresso in un numero limitato di insegne e store, dà il nome a una linea di teen leaf di calibro medio, “con foglia spessa, asciutta, consistente e dalla croccantezza unica”, precisa Battagliola. Nasce da un seme non trattato, e da un processo controllato in tutte le sue variabili. Il confezionamento avviene subito dopo il taglio, così il prodotto rimane fresco e buono per più tempo, migliorando la stessa shelf life “molto più ampia di una tradizionale insalata di IV Gamma”.
L’investimento per questa che è stata definita la Vertical Farm “più grande d’Europa per metri quadrati coltivati” è stato importante: Kilometro Verde ha partecipato con successo a un bando Ismea dedicato alle start-up che ha portato a un investimento con la sottoscrizione di un aumento di capitale e l’erogazione di un prestito obbligazionario convertibile da parte dell’Istituto per un totale di 6 milioni di euro mentre l’investimento totale si aggira sui 32 milioni di euro.
“Le difficoltà stimolano il sistema Italia”, è il commento di Mirko Aldinucci, coordinatore di FreshCutNews.it. E cita la principale novità che ha visto protagonista il nostro Paese: la nascita del  Gruppo di contatto europeo misto sulla IV Gamma: il tavolo con Francia, Spagna e Portogallo, che debutterà in primavera proprio nel nostro Paese, consentirà di condividere problematiche, strategie e di arrivare ai decisori di Bruxelles con una voce univoca e più perentoria sui grandi temi, dalle normative sui fitosanitari a quella sugli imballaggi, dalle misure di sostegno al settore al tema-innovazione, fino alla carenza di manodopera. Sconfitto, continua Aldinucci, “chi voleva “annacquare” il settore relegando la IV Gamma nell’ambito dei comitati di prodotto generici delle singole referenze (come il pomodoro), privandolo di uno strumento di discussione verticale che consentirà di fare sintesi e, auspicabilmente, di oliare i meccanismi interni”.
Le criticità nel settore comunque restano e va segnalato il convegno con tavola rotonda dal titolo “La IV Gamma tra sostenibilità e mercato: sfide e ricette anticrisi” in programma sabato 21 ottobre, a partire dalle ore 9.30, all’ Hotel Centro congressi San Luca di Battipaglia (Salerno), organizzato dall’ Accademia dei Georgofili, Università degli Studi di Napoli Federico II e Alma Seges in collaborazione con FreshCutNews.it. e CorriereOrtofrutticolo.it . Animatrice del convegno la prof.ssa Stefania de Pascale, Ordinario di Orticoltura e Floricoltura all’Università Federico II di Napoli, vicepresidente del Crea e consigliere dei Georgofili. (V. link: https://www.georgofili.info/contenuti/la-iv-gamma-tra-sostenibilit-e-mercato/28551)
“In estrema sintesi – ha scritto la De Pascale in un editoriale su FreshCutNews.it - la IV Gamma è un settore estremamente dinamico, in progressiva crescita, nonostante il momentaneo rallentamento delle vendite e del valore, legato al cambiamento delle abitudini di consumo indotto dalla pandemia e a una maturità del prodotto i cui effetti erano latenti già prima del periodo Covid. Un radicale cambiamento è indispensabile, oltre che possibile, e implica un vero e proprio eco-design dei prodotti e dei processi. Ma occorre investire in sostenibilità. In generale, si tratta di sfide che il settore deve fronteggiare introducendo nuove tecnologie e sviluppando ulteriormente quelle già esistenti con un approccio di filiera e il supporto della politica. I produttori devono avere accesso alle nuove conoscenze e tecnologie, investire per minimizzare gli sprechi (anche idrici), valorizzare gli scarti inevitabili e accelerare il passaggio a fonti di energia rinnovabile”

*direttore Corriere Ortofrutticolo e CorriereOrtofrutticolo.it