Considerazioni sull'annata 2023 di peronospora della vite

di Gianfranco Romanazzi*
  • 13 September 2023

Il 2023 sarà da inserire negli annali per le infezioni di peronospora della vite, che in diverse aree della penisola hanno compromesso in maniera importante quantità e qualità della produzione, già a metà dell’annata. L’Italia centro-orientale è una delle aree più colpite, pertanto si è ritenuto di fare il punto della situazione in un convegno di approfondimento tenutosi il 22 giugno presso l’Azienda vitivinicola Novaripa di Ripa Teatina (CH). L’incontro, dal titolo “Recrudescenza delle infezioni di peronospora nel 2023: possibili cause e strategie di gestione”, è stato organizzato dall’Associazione Italiana per la Protezione delle Piante (AIPP), in collaborazione con l’Azienda vitivinicola, Assoenologi Abruzzo-Molise e l’ODAF di Chieti, e moderato dal Prof. Gianfranco Romanazzi, Presidente AIPP. Dopo i saluti istituzionali, sono intervenuti il Dott. Domenico D’Ascenzo - agronomo libero professionista, il Dott. Gabriele Posenato di Agrea, il Dott. Sandro Nardi del Servizio Fitosanitario della Regione Marche, in via telematica il Dott. Giovanni Bigot di Perleuve, assieme ad una serie di tecnici ed esperti vitivinicoli abruzzesi e di diverse altre Regioni. Le relazioni ed il video dell’evento sono disponibili al link https://aipp.it/resoconto-incontro-recrudescenza-delle-infezioni-di-peronospora-nel-2023-possibili-cause-e-strategie-di-gestione/.

All’incontro hanno partecipato in presenza circa 200 persone, ai quali si sono aggiunti i collegati a distanza e diverse centinaia di visualizzazioni su Facebook e YouTube. Dall’incontro è emerso che:
- Le condizioni ambientali della primavera 2023 sono state particolarmente favorevoli alle infezioni di peronospora della vite, soprattutto nelle regioni dell’Italia centrale e meridionale con piogge ripetute e di notevole intensità che in molti casi hanno anche impedito l’accesso ai vigneti per l’esecuzione di trattamenti antiperonosporici;
- Nella Regione Abruzzo si stima una perdita media di produzione di circa il 50%, e nelle Marche di circa il 40%, con punte del 100% in entrambe le Regioni. Danni significativi sono stati riportati anche in numerose altre regioni (Puglia, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, etc.);
- È risultato cruciale il controllo delle prime infezioni, che si sono sviluppate a partire dalle piogge di metà aprile e dei primi di maggio, molte delle quali anche su germogli con dimensioni inferiori ai 10 cm. L’adozione di sistemi di supporto alle decisioni ha confermato la sua validità, consentendo di anticipare i trattamenti di copertura per la protezione dalle infezioni primarie, che quest’anno sono state spesso anticipate;
- La protezione in biologico è risultata particolarmente complessa per l’impossibilità di utilizzo di prodotti endoterapici, che hanno reso impossibile l’arresto delle infezioni in atto;
- È importante una corretta gestione dei vigneti nel corso dell’annata, usando in viticoltura integrata i prodotti di copertura, citotropici ed endoterapici disponibili, in funzione dell’andamento climatico e degli stadi di sviluppo della vite, alternando i diversi meccanismi d’azione e combinandoli con prodotti di copertura ove non facenti parte del formulato. 

A margine dell’incontro, è possibile fare alcune considerazioni:
- La viticoltura si conferma un settore trainante dell’economia di diverse Regioni, utile anche alla valorizzazione turistica, che necessita di adeguate strategie di protezione per annate ordinarie, e soprattutto per quelle eccezionali, come l’attuale;
- Le aziende che sono intervenute in maniera preventiva hanno conservato buona parte della protezione. Si rileva che i trattamenti preventivi, come già rilevato nella posizione AIPP (https://aipp.it/documento-aipp-sulla-proposta-di-regolamento-sulluso-sostenibile-dei-prodotti-fitosanitari/) sono messi all’indice dalla bozza di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in quanto considerati inutili, e tale aspetto merita una opportuna riflessione;
- Non tutte le aziende agricole dispongono di un Consulente fitosanitario, figura prevista dalla normativa a valere sulle risorse comunitarie e regionali (PSR), quindi gratuita per l’agricoltore, che per motivi tecnici e/o burocratici non sempre è adeguatamente conosciuta, promossa, valorizzata e utilizzata;
- Occorre un potenziamento dei Servizi Fitosanitari Regionali, che – come previsto dalla normativa – possano potenziare il monitoraggio fitosanitario del territorio, la gestione di una efficiente rete agrometeorologica e, se disponibili, di modelli previsionali, in modo da fornire agli agricoltori informazioni sulla situazione fitosanitaria, eventuali allerte e consigli alla difesa integrata (es. Bollettini) per l’applicazione di strategie di protezione che si adattino alle condizioni varietali e ambientali locali;
- Con le strategie di protezione disponibili, soprattutto in agricoltura biologica, sono state osservate forti perdite di produzione. Una contrazione dell’uso dei prodotti fitosanitari previsto dalla strategia Farm to Fork (50% a livello europeo e addirittura del 62% a livello nazionale entro il 2030) renderebbe oltremodo complessa la protezione delle piante nel prossimo futuro;
- È importante creare una corsia preferenziale per la registrazione dei prodotti a basso impatto ambientale, in primis per l’agricoltura biologica ma anche per quella integrata, che possa portare ad una maggiore disponibilità di alternative, che in biologico è particolarmente limitata, considerati i limiti normativi ai quali sono soggetti i prodotti cuprici;
- Si auspica un ampio confronto a livello nazionale e comunitario che tenga conto delle difficoltà dell’agricoltore nel gestire problematiche fitosanitarie sempre più complesse a causa di cambiamenti climatici, di introduzione di organismi alieni e di prodotti sempre più specialistici, che porti anche alla valorizzazione del ruolo dell’agricoltore come primo produttore di alimenti, dei quali tutti noi beneficiamo.

Le riflessioni sopra riportate sono state inviate ai Ministeri dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, della Salute e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, agli Assessori Regionali all’Agricoltura, al Servizio Fitosanitario Nazionale e alle Organizzazioni Professionali CIA, Coldiretti, Copagri e Confagricoltura (https://aipp.it/wp-content/uploads/2023/07/Resoconto-AIPP-su-Incontro-Peronospora-vite.pdf). 

* Presidente dell’Associazione Italiana per la Protezione delle Piante 

Foto: Infezioni di peronospora su foglie e grappoli di Montepulciano