La singolare modalità di comunicazione dei Gerridi pattinatori

di Santi Longo
  • 05 July 2023

Gli insetti si relazionano con il mondo esterno grazie a complessi sistemi sensoriali; essi, nella emissione e ricezione dei segnali, utilizzano canali di comunicazione di tipo tattile, visivo, sonoro e chimico.
Peculiare è la modalità di comunicazione degli Eterotteri Gerromorfi che riescono a sostenersi e a spostarsi sulla superficie dell’acqua grazie alla forma degli articoli delle zampe che stanno a contatto con il liquido e alla tensione superficiale di quest’ultimo.
I Gerridi sono insetti gregari fondamentalmente terrestri ma strettamente legati ad ambienti acquatici, in quanto la loro vita si svolge in gran parte sulla superficie di acqua stagnante o corrente e persino sui mari tropicali. Il loro regime alimentare è prevalentemente zoofago e necrofago; essi catturano piccoli animali sulla, o poco sotto, la superficie dell’acqua. Oltre a stadi giovanili di Zanzare, si nutrono anche di altri invertebrati e degli umori di carcasse di vertebrati in decomposizione.
La famiglia Gerridae, che include oltre 500 specie note, è ampiamente diffusa nel mondo; in Italia sono presenti una decina di specie afferenti ai generi Aquarius, Gerris e Limnoporus. Gli adulti hanno il corpo slanciato, di piccole o medie dimensioni, con la superfice ventrale rivestita da una fitta peluria idrorepellente. Il capo è piccolo con grandi occhi composti sporgenti, spesso privo di ocelli; le antenne sono ben sviluppate. Il protorace è sviluppato; le zampe anteriori hanno funzione raptatoria; sono corte, robuste e vengono portate in avanti. Nel secondo segmento del torace sono presenti gli sbocchi di ghiandole odorifere. Le ali anteriori sono spesso assenti, o poco sviluppate e, se presenti, non mostrano le aree (corio, clavo e zona membranosa) tipiche degli Eterotteri. Le zampe meso e metatoraciche sottili e allungate, sono disposte a formare un piano d'appoggio quadrangolare centrato con il baricentro del corpo. Le zampe medie, consentono la propulsione necessaria al movimento, mentre le posteriori fungono da timone. I tarsi sono rivestiti da fitta peluria costantemente ricoperta da secrezioni oleose idrorepellenti. Tali zampe sono lo strumento utilizzato per la “comunicazione ondulata”con l’esterno. Tale modalità di comunicazione viene effettuata anche da insetti acquatici della famiglia Blastomatidae e presumibilmente da Coleotteri Gyriniidae. E’ stato accertato che nei Gerridi i segnali hanno funzioni di richiamo e corteggiamento delle femmine da parte dei maschi, di induzione all’accoppiamento e all'ovideposizione, di discriminazione sessuale, di protezione del partner e delle fonti alimentari, nonché di mantenimento di un certo spazio tra individui e di territorialità intra e interspecifica.
Lo studio del comportamento riproduttivo del Gerride Aquarius remigis, condotto dall’entomologo statunitense R. Stimson Wilcox, ha evidenziato che le tattiche riproduttive delle popolazioni differiscono in relazione all’abbondanza di cibo e al fotoperiodo. I segnali sono solitamente prodotti da oscillazioni verticali delle zampe a contatto con l'acqua, e si ritiene che i consimili siano in grado di percepire onde sensoriali di ampiezza di 0,002 µm. E’ stato anche dimostrato che i maschi in grado di segnalare più a lungo ottengono più copulazioni rispetto ai maschi che segnalano più brevemente.
I maschi attirano l’attenzione delle femmine aggrappati a un oggetto galleggiante agitano il secondo paio di zampe creando attorno a sé piccole onde concentriche, al ritmo di 17-29 al secondo. Se le increspature vengono intercettate da femmine disposte ad accoppiarsi, queste raggiungono il punto di origine della segnalazione dove il maschio continua a segnalare la sua presenza. La femmina disponibile incrocia una delle zampe medie con quella del maschio che arretra e cede il proprio sostegno galleggiante alla compagna e solo quando questa è saldamente aggrappata avviene l’accoppiamento.