Giornata nazionale della transumanza, c'è il protocollo di intesa

di Giulia Bartalozzi
  • 28 June 2023

Il 20 giugno 2023 è stato firmato a Roma, presso il Palazzo del Quirinale, un protocollo d’intesa finalizzato all’istituzione della “Giornata nazionale della transumanza”. I firmatari del protocollo sono l’Accademia dei Georgofili, l’Università del Molise e l’Associazione Italiana Allevatori.
La firma è il risultato di anni di studi e ricerche culminate nel convegno “Ripensare la transumanza” che si è svolto lo scorso ottobre presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, il cui scopo è stato quello di far conoscere all’intera società italiana la transumanza, con le sue usanze, i suoi valori culturali e le sue tradizioni.
Il Presidente dell’Accademia dei Georgofili, Massimo Vincenzini, ha voluto così sottolineare l’importanza dell’istituzione di una giornata nazionale dedicata alla transumanza: “Quello dello spostamento di animali e uomini secondo un preciso calendario stagionale è un importante esempio di fenomeno di rilevanza storica in moltissimi Paesi del nostro Pianeta, con origini che si spingono indietro nel tempo per diversi secoli, fino all’Età del bronzo. Per limitarci alle zone a noi più vicine, Europa e area mediterranea, la transumanza si è affermata un po’ ovunque, ora come fenomeno periodico tra territori di alta montagna (Alpi, Pirenei, Carpazi) e le vallate sottostanti, ora come fenomeno di spostamento degli animali tra pascoli tra loro distanti anche varie centinaia di chilometri (Italia, Grecia e Francia meridionale). Sempre, comunque, segnando profondamente i territori interessati e favorendo gli insediamenti umani lungo i diversi percorsi. In tal modo, ovunque sia stata o sia ancora praticata, la transumanza ha generato un insieme di valori che fanno giustamente parte del patrimonio identitario delle popolazioni e dei territori coinvolti”.
Non solo: questa pratica di antiche origini potrebbe svolgere un ruolo molto importante anche in chiave moderna per il contributo alla produzione e ancor più per la percezione di naturalità dell’allevamento animale verso l’opinione pubblica. Difatti la transumanza rappresenta un fattore di sollecitazione al turismo e alla fruizione del tempo libero in ambienti collinari e montani e avvicina così un crescente numero di cittadini al consumo di prodotti ottenuti dagli animali transumanti, caratterizzati da un contenuto particolarmente elevato di composti benefici per l’organismo umano. Peraltro, gli animali allo stato brado appagano il consumatore anche nella sua crescente richiesta di benessere per gli animali allevati e in effetti il periodo al pascolo ne migliora le difese immunitarie e lo stato sanitario, protraendo la condizione di benessere. Importante poi sottolineare l’apporto della transumanza alla formazione di presidi umani in aree a rischio di dissesto se lasciate all’abbandono.
Sul notiziario “Georgofili INFO”, abbiamo trattato l’argomento della transumanza con un’intervista al georgofilo Alessandro Nardone, professore emerito di zootecnia generale e miglioramento genetico all’Università della Tuscia, oggi Presidente del Consiglio Scientifico della Tenuta presidenziale di Castelporziano (https://www.georgofili.info/contenuti/risultato/26387) e con un articolo di Marcello Pagliai (https://www.georgofili.info/contenuti/risultato/27390)
E’ inoltre possibile scaricare liberamente dal nostro sito il Quaderno relativo al convegno di Castelporziano, con tutte le relazioni, al link: https://www.georgofili.net/articoli/ripensare-la-transumanza/13075 .