L'Agricoltura UE dopo la Brexit

  • 29 June 2016
Dopo gli sconcertanti risultati del referendum britannico, le reazioni politiche e sindacali non si sono fatte attendere … L'idea che la Brexit possa avere importanti conseguenze economiche e di bilancio, tanto per il Regno Unito quanto per gli altri Stati europei, è molto condivisa....
"E' sempre molto triste perdere un partner. Tuttavia il Regno Unito è sempre stato [contemporaneamente] dentro e fuori dall'UE", constata Jean Arthuis, deputato europeo (UDI -Alleanza dei democratici e liberali per l'Europa), presidente della commissione bilancio del Parlamento europeo (PE). Nel mercato unico ma senza moneta unica. Fuori dallo spazio Schengen... 
Il think-tank Farm Europe ritiene che i dirigenti dell'UE ora verranno posti dinanzi alle loro responsabilità. "Per l'agricoltura, l'UE deve inviare un segnale forte, che l'immobilismo è finito. Gli strumenti e le idee ci sono, dobbiamo riuscire ad andare avanti, smettere di rimandare i problemi", afferma Luc Vernet, cofondatore del think-tank … 
Gli agricoltori devono essere protetti di fronte alla globalizzazione e accompagnati in un mondo in cui l'agricoltura europea dispone di notevoli punti di forza per contribuire alla sfida della sicurezza alimentare che non bisogna perdere di vista", aggiunge Farm Europe.
Più in generale, Jean Arthuis auspica l'integrazione. "L'Europa deve ritrovare il suo posto nella storia. La globalizzazione e le responsabilità che comporta, obbligano ad organizzare il mondo. Non un solo paese dell'UE può rispondere da solo a queste sfide", spiega. "E' necessario aprire una convenzione, decidere quali sono le prerogative che possono essere condivise o no, successivamente insediare delle istituzioni ed un governo, cominciando dalla zona euro"...
"In questo periodo difficile in cui l'Unione europea cerca se stessa, il risultato di questo referendum colpisce dove fa più male. La Brexit mette in luce la frattura tra le aspettative dei popoli e le istituzioni europee. E' indispensabile ripensare la nostra relazione con l'Unione Europea e ridare un senso democratico al progetto europeo". 


Tratto da "La France Agricole"- Rassegna della stampa estera n. 1168 a cura di AgraPress