Le Psille degli agrumi e la Guava

di Santi Longo
  • 18 November 2015
Nell’ambito del convegno"Evoluzione e prospettive dell'agrumicoltura di domani", recentemente svoltosi a Corigliano Calabro, sono state analizzate le problematiche e le prospettive del controllo ecocompatibile dei fitofagi degli agrumi. Particolare attenzione è stata rivolta al potenziale pericolo rappresentato dalla Psilla asiatica Diaphorina citri e dalla Psilla africana Trioza erytreae. Entrambe le specie sono vettrici di batteri agenti di HLB, Candidatus Liberibacter spp., di cui si conoscono tre specie: africanus, asiaticus e americanus responsabili della malattia denominata Dragone giallo, o Citrus greening. Per l’agrumicoltura del Mediterraneo la minaccia più pressante arriva dalle isole Canarie e da Madeira, dove T. erytreae si è insediata una decina di anni fa. Altri rischi incombono dai Paesi del Medio Oriente (Arabia Saudita, Iran, Yemen) nonché da Etiopia, Sudan e Somalia, anche in considerazione dei continui flussi migratori, commerciali e turistici. Il Citrus Greening (FOTO) o “huanglongbing” (HLB), già fattore limitante l’agrumicoltura di Cina e di altri Paesi asiatici, negli anni ’70 ha provocato danni ingenti, in Brasile e in Florida, dove l’introduzione della psilla Diaphorina citri, è stata seguita dalla disseminazione del batterio agente di HLB, patogeno, non coltivabile in vitro, che colonizza il floema di tutte le specie e cultivar di Citrus, causando danni gravi, indipendentemente dal portainnesto. Le piante di arancio dolce, mandarino e suoi ibridi presentano maculature clorotiche delle foglie, giallumi, disseccamento dei rametti, frutti piccoli, con semi abortiti e gusto sgradevole. A margine del convegno un relatore ha comunicato che a Cuba il problema fitosanitario è stato risolto coltivando negli agrumeti la Guava, pianta che risulta repellente per la Psilla allontanandola da tali ambienti divenuti inospitali. La notizia meritava una conferma da parte di ricercatori che hanno recentemente visitato l’Isola caraibica. Il nematologo dr R. Inserra che opera a Gainesville in Florida, al quale ho chiesto notizie mi ha riferito le seguenti informazioni ottenute dalla drssa S. Halbert, entomologa esperta del vettore del greening in Florida: “Si sa che in Vietnam agrumi piantati sotto piante di guava mostravano meno sintomi. Sembra però che ci sia un effetto ombra sfavorevole per la Diaphorina. La drssa Halbert ha in programma impianti sperimentali di agrumi, non infetti da greening, in pinete della Florida per verificare l’eventuale effetto dell’ombreggiamento dei pini nello scoraggiare le infestazioni di Diaphorina citri. Di grande interesse sono i risultati di recenti ricerche condotte in Florida dal chimico ecologo dr. L. Stelinski  il quale ha appurato che la guava emette composti volatili ad azione repellente sulla Psilla. Il patologo vegetale dr. J. Graham commenta che nonostante la recente caratterizzazione di questi agenti volatili repellenti, il problema dell’assuefazione della Diaphorina ai suddetti prodotti è da tener presente, specialmente dopo esposizione a lungo termine dell’insetto a piante di guava. In Florida, la guava è distrutta da un nematode galligeno che è presente anche a Cuba”. Va altresì considerato che la guava difficilmente sopravvive ai freddi invernali del clima mediterraneo. Il dr. Inserra ha aggiunto di non avere visto mai tante numerose piante di agrumi infette da Citrus greening quanto quelle da lui osservate nella sua breve escursione agricola nel versante nord dell’isola tra Havana e Varadero.” Queste informazioni riguardanti le difficoltà di controllo di questa malattia degli agrumi sono molto preoccupanti per l’agrumicoltura italiana, la quale, per il momento, e’ stata risparmiata dall’arrivo del Citrus greening. Ritengo quindi che i Servizi Fitosanitari debbano vigilare per evitare l’introduzione nel nostro Paese del vettore di quella che, allo stato attuale, è considerata la più distruttiva malattia degli agrumi.



Citrus Psyllids and Guava
At the meeting on “Evolution and prospects of tomorrow’s citrus fruit cultivation” recently held in Corigliano Calabro, the problems and possibilities of an eco-friendly control of citrus fruit pests were analyzed. Special attention was paid to the potential danger represented by the Asian psyllid Diaphorina citri and the African psyllid Trioza erytreae. Both species are vectors of bacterial HLB agents Candidatus Liberibacter spp., with three known species: africanus, asiaticus and americanus responsible for yellow dragon disease, or citrus greening.
From the sidelines of the meeting, one speaker reported that Cuba has solved the pest problem by cultivating guava in the citrus plantations, a plant that repels psyllids by driving them away from a place now inhospitable to them.