Importanza del colore dell’illuminazione sulle prestazioni produttive dei polli

di Mauro Antongiovanni
  • 27 July 2022

I polli preferiscono mangiare in piena luce perché riescono a riconoscere e, quindi a scegliere, gli alimenti migliori, valutandone visivamente le caratteristiche di colore, forma e consistenza. E non solo i polli. Lo sanno bene gli allevatori che regolano la durata e l’intensità dell’illuminazione nei capannoni per la massima efficienza di conversione alimentare e prestazioni produttive.
Ma è della massima importanza anche il tipo ed il colore della luce, come dimostrano alcune prove sperimentali (Kim et al., 2013. Poultry Sci., 92: 1461; Parvin et al., 2014. World’s Poultry Sci. J., 70: 542 e 557).
Il tipo e la durata dell’illuminazione sono fattori molto importanti nella salvaguardia del benessere dei polli. Per quanto riguarda il tipo di lampade, oggi sappiamo che l’illuminazione LED, non solo permette un notevole risparmio di energia, cosa da non trascurare di questi tempi, ma porta anche a numerosi vantaggi in termini di difese immunitarie e prestazioni produttive.
Il consumo volontario e l’indice di conversione alimentare migliorano con luci blu e verdi ad alta intensità. Con la luce blu, si hanno ulteriori miglioramenti se il mangime è artificialmente colorato in rosso. Si è sperimentata anche la successione di colori diversi: dapprima la luce verde dai 10 ai 20 giorni di vita dei pulcini, seguita poi dalla luce blu, con la quale si migliora ulteriormente l’indice di conversione con accrescimenti corporei più elevati. La luce rossa non ha mostrato di avere alcun effetto sulle performance dei broiler, né in senso negativo né positivo rispetto alla luce bianca.
È stata data una spiegazione scientifica a questi risultati sperimentali, nel senso che le luci verde e blu riducono la produzione di gonadotropine ipotalamiche e, di conseguenza, riducono l’iperattività dei polli senza per questo comprometterne il benessere. La luce rossa può servire per tenere sotto controllo il fenomeno del cannibalismo, perché i polli non riescono a distinguere il colore del sangue con questo tipo di illuminazione. Anche se sappiamo che il cannibalismo si può controllare più opportunamente con altri metodi, come il debeccaggio, il controllo della temperatura, l’allontanamento degli animali feriti o la corretta formulazione e distribuzione degli alimenti.
In aggiunta a tutto ciò, anche il sistema immunitario dei polli reagisce al colore della luce dell’illuminazione: il titolo di anticorpi dell’NDV (Newcastle Disease Virus) ha mostrato la concentrazione massima nel gruppo con illuminazione verde-blu. Per quanto riguarda, invece, i dati ematologici, si è registrato un aumento dei globuli rossi con luce gialla e conseguente aumento dell’ematocrito. I valori degli accrescimenti corporei a cinque settimane erano migliori nei polli allevati con luce gialla.
Infine, sono state fatte delle prove combinando il colore dell’illuminazione con la densità degli animali. Con l’illuminazione verde-blu e la densità di 12 polli per m2 si sono ottenuti i migliori risultati rispetto alle altre combinazioni di colori e densità. Aumentando la densità, le prestazioni produttive si riducono, verosimilmente per la riduzione dei consumi alimentari e lo spreco di energia legato alle risposte immunologiche. Anche la salute del microbioma intestinale e della parete intestinale in condizioni di alta densità fanno la loro parte. Il peggiore profilo microbico della lettiera e la maggior quantità di polveri nell’aria fanno la loro parte per mascherare l’effetto del colore della luce.