Una perniciosa Tignola delle derrate

di Santi Longo
  • 27 April 2022

Delle numerose specie sinantropiche che vivono a spese di derrate alimentari, la più diffusa e dannosa è la Tignola delle derrate Plodia interpunctella che, a livello mondiale, è ritenuta responsabile del 97-98% delle infestazioni delle derrate attribuite a Lepidotteri. Di probabile origine tropicale, infesta numerosi prodotti vegetali e animali conservati: cariossidi di cereali, semi, farine e derivati, frutta secca (noci, pistacchi, mandorle), carne e pesci secchi, insetti morti, erbai, dolciumi, cioccolato, cacao, frutti pendenti disseccati o mummificati.
Gli adulti hanno apertura alare di 15-20 mm; le ali anteriori sono di colore giallo nel terzo prossimale, mentre la rimanente parte è bruno-rossastra, con riflessi rameici ed è attraversata da 2-3 fasce brune. Le posteriori sono bianco-grigiastre con sottile bordatura submarginale bruna. Le uova, di colore bianco grigiastro, sono appiattite, discoidali lunghe circa 0,5 mm. Le larve mature hanno il corpo lungo 12-20 mm, di colore paglierino, con il capo, lo scudo frontale e la placca anale brunastri. Le crisalidi sono lunghe circa 10 mm, di colore bruno-rossastro, con carena dorsale. La specie, tendenzialmente omodinama, compie un numero di generazioni variabile in funzione della temperatura (18-34°C) e del substrato alimentare. In ambienti settentrionali solo 1-2, mentre in quelli meridionali del nostro Paese ne svolge 3-4, con sfarfallamenti da maggio a settembre e presenza di adulti nel corso dell’intero anno. In Sicilia, in ambienti non condizionati, gli adulti della Tignola sono attivi già a fine febbraio e le femmine, dopo l’accoppiamento - che può avvenire anche nello stesso giorno della nascita – depongono, nell’arco di una decina di giorni, da 100 a 400 uova (il numero varia in rapporto al pabulum di cui la femmina si è alimentata allo stato larvale). Il ciclo di sviluppo si completa in un arco di tempo estremamente variabile da 27 a 305 giorni. A 30°C costanti, occorrono in media 5 settimane; le uova schiudono dopo 4-14 giorni a seconda della temperatura. A 20°C schiudono dopo 7-8 giorni, mentre a 30°C, dopo 4 giorni; la larva neonata attacca subito il substrato e costruisce nicchie di annidamento con i fili sericei secreti nel corso delle 5 o 6 età larvali che attraversa per completare lo sviluppo. Gli ultimi stadi larvali, integrano la loro dieta a base di amidi con sostanze grasse. Le larve completano lo sviluppo in 6-8 settimane a temperature intorno ai 25°C. A maturità abbandonano il substrato infestato e incrisalidano in bozzoli fusiformi aperti anteriormente. Le larve mature possono andare incontro a diapausa facoltativa, controllata dal fotoperiodo e dalla densità di popolazione; in tale caso preparano un ibernacolo entro il quale, al termine della diapausa, costruiscono il bozzolo.
Vivendo negli strati superficiali delle derrate, le larve mature cercano un posto riparato per incrisalidarsi e secernono una ulteriore notevole quantità di fili sericei. Di solito si nascondono nelle crepe o nelle fessure delle pareti; lo stadio di crisalide dura 1-3 settimane (in relazione alla temperatura). A 20°C la durata è di 15-20 giorni, mentre è di 7-8 giorni a 30°C.
Se nei locali di lavorazione non vengono messe in atto misure di esclusione degli adulti e non vengono effettuate le necessarie periodiche disinfestazioni, la Tignola è in grado di infestare, in qualsiasi momento numerosi substrati se la temperatura ambientale supera la soglia inferiore di sviluppo. I danni consistono nel deterioramento delle derrate infestate. Inoltre le tele sericee, formate dalle larve sulla superficie delle masse, ne ostacolano la respirazione, provocando l’innalzamento della temperatura e del grado di umidità. Nei magazzini molto infestati, possono creare inconvenienti alle coclee delle macchine di sollevamento.
Fattori avversi di sviluppo sono le carenze alimentari che inducono sterilità negli adulti nonché la temperatura inferiore a 8°C e la bassa umidità relativa. Attivi limitatori sono vari entomopatogeni quali il Bacillus thuringiensis ed entomofagi.
Il monitoraggio e la cattura massale possono essere realizzati con trappole, disponibili in commercio anche per uso domestico, innescate con una miscela di feromoni sessuali: (Z,E)-9-12-tetradeadienilacetato + (Z,E) 9-12-tetradecadienolo(9:1).

Fig. Adulti di P. interpunctella catturati dalla trappola innescata con i feromoni sessuali.