I ricercatori fiorentini in prima linea sulle tracce e nel controllo del moscerino killer della frutta

  • 10 September 2014
Individuata la possibile origine della propagazione in Europa di Drosophila suzukii, insetto alloctono che,  pur non pericoloso per l'uomo, causa gravi danni alla frutticoltura, in particolare dell'Europa centro- meridionale. Diversamente dal moscerino della frutta, che è attratto dalla frutta marcia, infatti, Drosophila suzukii prende di mira i frutti sani deponendovi all’interno le sue uova e danneggiandoli seriamente.
All'argomento è dedicato un articolo sulla rivista scientifica, Journal of Pest Science, firmato da Alessandro Cini, attualmente Ricercatore presso il CRA - Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze, da Alessio Papini e Ugo Santosuosso dell'Università di Firenze, da ricercatori della Fondazione E. Mach di San Michele all'Adige e da altri studiosi spagnoli e sloveni.
I ricercatori del team internazionale, hanno lavorato per scoprire l'origine dell'invasione del piccolo insetto applicando all'indagine la tecnica del “Geographic Profiling” già impiegata nel 2012 per individuare l'origine di un'alga infestante. Questa tecnica, diffusa in criminologia per individuare la possibile residenza di un serial killer, ha consentito di dare alta probabilità all'ipotesi che il luogo di origine dell'invasione sia da ricercare nella Francia meridionale, dove la Drosophila è probabilmente sbarcata con un trasporto di merci via nave.
"Si aprono interessanti prospettive per lo studio delle invasioni biologiche – sottolinea Alessandro Cini -, in particolar modo al fine di individuare metodi per ridurre le invasioni da parte di insetti alieni e il loro impatto sulle coltivazioni". La tecnica, diffusa in criminologia per individuare la possibile residenza di un serial killer, ha consentito di dare alta probabilità all'ipotesi che il luogo di origine dell'invasione sia da ricercare nella Francia meridionale, dove la Drosophila è probabilmente sbarcata con un trasporto di merci via nave. L’acquisizione scientifica può risultare di particolare utilità integrandosi con progetti transnazionali pluriennali, quali il “Droskii” finanziato dal MIPAAF e coordinato dal CRA-ABP di  Firenze, volti al tempestivo screening e messa in atto di misure di controllo dell’insetto.


Fonte: unifi.it, 26/08/2014; Italia Oggi (Luisa Contri), CRA-ABP Firenze (Alessandro Cini).