Nocciolo: un recente volume sulla Tonda Francescana®

  • 03 November 2021

Negli ultimi anni la crescita dell’interesse per la materia prima, manifestata da alcune multinazionali del settore dolciario, ha stimolato, nel nostro Paese, l’attenzione verso la coltivazione del nocciolo anche al di fuori dei distretti tradizionali. Molti agricoltori, spesso con il supporto delle provvidenze pubbliche derivanti dai Piani di Sviluppo Rurale, si sono attivati per produrre nocciole scegliendo gli ambienti più adatti e destinando alle nuove piantagioni, in molti casi, i medesimi terreni impegnati in passato con colture industriali più impattanti dal punto di vista ambientale.
In pochi anni la coltivazione del nocciolo in Italia si è ampliata di diverse migliaia di ettari con investimenti quasi sempre indirizzati verso coltivazioni razionali, facilmente meccanizzabili, tali da poter dare buone prospettive economiche nel momento in cui inizierà la produzione di frutti.
Parallelamente si sono sviluppate diverse iniziative convegnistiche e scientifiche indirizzate verso la corilicoltura, suscitando un crescente interesse tra le varie categorie degli addetti ai lavori. Non è mancata inoltre la divulgazione di informazioni tecniche e scientifiche sui vari aspetti della coltura, disponibili sia in formato cartaceo che digitale. Sulla scia della diffusione delle conoscenze relative al nocciolo, dopo l’uscita della seconda edizione del volume “Il nocciolo – Impianto e gestione delle coltivazioni da frutto” a cura di Moreno Moraldi, il medesimo autore ha ritenuto opportuno far conoscere quella che oggi si presenta come la cultivar più promettente a disposizione degli agricoltori. Parliamo naturalmente della Tonda Francescana®, varietà brevettata di recente dall’Università di Perugia, ottenuta dopo una serie di incroci avviati circa 30 anni or sono tra Tonda di Giffoni e Tonda Romana.
Si tratta dell’unica novità vegetale apparsa sul mercato da moltissimi anni a questa parte, ormai apprezzata e coltivata non solo in Italia ma anche in molti Paesi, sia del continente europeo che di quello americano. Alcune sue caratteristiche, come la fioritura e il germogliamento medio-tardivo, unite alla precoce maturazione dei frutti, la rendono particolarmente adatta anche per le zone più fredde, nonché più adeguata di altre per affrontare, con minori rischi, i cambiamenti climatici attuali e del futuro. 

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