Innovazione e agricoltura, il diradamento del melo attraverso il remote sensing

Conosciamo ogni mese l’Innovazione in campo selezionata dalla RRN/Ismea

di Vanna Sportelli e Vincenzo Matteliano
  • 03 November 2021

Ci siamo mai chiesti come fanno ad arrivare sulla nostra tavola mele grandi e succose, degne delle favole che amavamo tanto da bambini?
Per ottenere una produzione di qualità dagli alberi da frutto, non si può prescindere dalla pratica del diradamento che consiste nel rimuovere dalla pianta i frutticini in eccesso, promuovendo lo sviluppo dei frutti residui che possono quindi raggiungere migliori pezzature, colorazione e contenuto zuccherino.
Gli effetti migliorativi sulla produzione sono tanto più evidenti, quanto più si interviene precocemente con la regolazione del carico frutti, per cui un diradamento, effettuato in piena fioritura, permetterà di ottenere frutti dalle pezzature maggiori rispetto ad un diradamento effettuato in post - allegagione.
L'allegagione è quindi quella variabile che permette di trasformare un'informazione sul numero di fiori per pianta, in una informazione sul probabile numero di frutticini; per cui, in uno stesso frutteto, a parità di condizioni di allegagione, le zone con una maggiore fioritura saranno quelle che richiederanno una maggiore intensità di diradamento.
Grazie al diradamento, è possibile, non solo produrre frutti con pezzatura e maturazione ottimale per massimizzare i ricavi unitari; ma anche evitare di stressare le piante con cariche eccessive di frutti e contrastare l'insorgere di disordini fisiologici, in modo particolare l'alternanza di produzione.
Quest’ultimo aspetto è molto importante, in quanto, poco dopo l’allegagione dei frutticini ha inizio anche la formazione delle gemme che si svilupperanno nell’anno successivo, le quali potranno essere “a legno”, improduttive, o fruttifere. Questo processo non è casuale, ma è condizionato dal numero di frutti presenti sulla pianta al momento dello sviluppo delle gemme. Se il carico frutti è troppo elevato, la pianta riduce la formazione di gemme fruttifere e nell’anno seguente presenterà quindi pochi fiori e di conseguenza pochi frutti, iniziando quel processo denominato appunto “alternanza di produzione”.
Ad aprile 2021, la realtà agricola della Mazzoni Group ha lavorato alacremente per individuare un processo tecnologico veloce ed affidabile in grado di quantificare e rappresentare graficamente la fioritura dei frutteti al fine di distinguere zone ad alta e bassa fioritura, per ottimizzare le tecniche di diradamento meccanico, chimico, e manuale; l’esigenza era ancora più forte a causa di svariate gelate tardive che avevano ridotto fortemente la quantità di fiori in grado di svilupparsi in frutto.
La risposta e soluzione viene fornita prontamente grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari - DISTAL dell’Università di Bologna, il quale, attraverso i suoi ricercatori ha implementato un sistema di telerilevamento da drone che permette di ottenere una mappa che evidenzia la densità di fioritura su tutta la superficie in analisi, consentendo quindi di determinare con accuratezza e conforto dei dati, quelle che sono le zone prioritarie per il diradamento.
Queste informazioni e altri approfondimenti sono disponibili nella sezione “InnovainAzione” del portale Innovarurale (https://www.innovarurale.it/it), ideato dalla Rete Rurale Nazionale che, nello specifico grazie alla collaborazione tra l’Accademia dei Georgofili e ISMEA, gestisce il Catalogo delle innovazioni in campo (https://www.innovarurale.it/it/innovainazione/banca-dati-innovazioni-in-campo),partendo dalla convinzione che la divulgazione delle innovazioni già attuate da altre aziende agricole e la condivisione di tali successi possa rappresentare uno stimolo per la nascita di nuove idee e per l'implementazione delle stesse in ambiti agricoli simili e differenti.
A tale scopo, il Catalogo, on line e accessibile a tutti, raccoglie le esperienze delle aziende agricole che, al fine di risolvere un problema o sfruttare un'opportunità, hanno applicato un'innovazione all'interno della propria realtà; ad oggi sono presenti i progetti di innovazione validati nell’ambito dei PSR 2007/2013 e PSR 2014/2020 (misura 124 e misura 16), oltre ai progetti che si sono candidati autonomamente al Catalogo- come questo che portiamo all’attenzione oggi -sono stati validati come innovativi dal Comitato di Esperti dell’Accademia dei Georgofili, partner di questa iniziativa.

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Foto in apertura: Diradamento meccanico dei fiori del melo

Sotto: Densità fiorale elaborata mediante l'algoritmo che analizza le immagini rilevate dal drone.jpg