Varietà di mela a polpa rossa i prossimi "functional food"?

  • 01 September 2021

Che le mele siano un toccasana per la salute lo si sapeva già. Ma quali sono le basi chimiche di questa affermazione?
Per chiarire questo punto il Centro di Sperimentazione Laimburg, l'Università di Trento e la Fondazione Edmund Mach hanno indagato, in uno studio congiunto, i componenti rilevanti per la salute presenti in 22 diverse varietà di mele. Tutte e 22 le varietà sono state coltivate sotto le stesse condizioni nel sito di Laimburg: cinque tra queste sono varietà antiche, dodici sono varietà attualmente disponibili sul mercato, cinque varietà a polpa rossa.
I componenti rilevanti per la salute che sono stati studiati sono i polifenoli e gli antiossidanti.
I polifenoli sono composti naturali presenti in piante che presentano caratteristiche bioattive come coloranti, aromi o tannini. Molte classi di polifenoli, come le antocianine, sono ritenute in grado di avere effetti antinfiammatori o di prevenzione del cancro; si pensa che proteggano le cellule del corpo dai radicali liberi, rallentino l'ossidazione cellulare e riducano i depositi di grasso nei vasi sanguigni.
Gli antiossidanti sono composti chimici che rallentano o impediscono completamente l'ossidazione di altre sostanze. Neutralizzano i cosiddetti "radicali liberi" e possono quindi proteggere dallo stress ossidativo, collegato all'invecchiamento e allo sviluppo di alcune malattie.
"Nel nostro studio abbiamo esaminato nuove varietà di mele per la futura coltivazione e vendita in Alto Adige" spiega Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg. "I nostri risultati dimostrano che possiamo utilizzare il profilo metabolico delle mele per valutare la qualità dei frutti per i programmi di selezione varietale o per l'identificazione di nuove varietà di mele particolarmente preziose per la nostra alimentazione".
"Tra le varietà di mele esaminate nello studio, alcune varietà a polpa rossa si sono dimostrate essere un'opzione promettente, in quanto contengono importanti ingredienti salutari. Queste varietà potrebbero svilupparsi nei functional foods" aggiunge Peter Robatscher, responsabile del Laboratorio per Aromi e Metaboliti del Centro di Sperimentazione Laimburg.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Metabolites.
Primo autore dello studio è Adriana Teresa Ceci, dottoranda presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell'Università di Trento (Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale Integrata).
"Abbiamo scoperto che la concentrazione di composti polifenolici nelle varietà commerciali e a polpa rossa varia significativamente rispetto a quella delle varietà antiche" spiega Adriana Teresa Ceci. "In particolare, alcune varietà di mele a polpa rossa avevano una concentrazione più significativa di antociani e allo stesso tempo un alto contenuto di altre classi polifenoliche nella polpa. Inoltre, abbiamo trovato notevoli livelli di antociani totali nella parte di buccia esposta al sole".
I risultati dello studio suggeriscono quindi che il frutto dovrebbe essere mangiato per intero, compresa la buccia, e che le varietà di mele a polpa rossa potrebbero eventualmente essere utilizzate come cosiddetto "alimento funzionale" – ovvero come un cibo che soddisfa i criteri di una dieta sana, promuove il benessere dell'organismo e contrasta i processi degenerativi del corpo umano.

Lo studio, pubblicato in inglese, è accessibile gratuitamente al seguente link: www.mdpi.com/2218-1989/11/6/378

da Freshplaza.it, 30/7/2021