Olio, arriva il registro unico per tutelare il vero extravergine italiano

  • 19 February 2014
Dopo molte truffe perpetrate nel comparto dell’olio di oliva, arriva il registro unico informativo per tracciare l’olio di oliva nazionale e garantire maggiore trasparenza e valore al vero extravergine made in Italy.  
Le novità arrivano dall’applicazione del Regolamento di esecuzione Ue n. 299/2013 della Commissione del 26 marzo 2013 (che modifica il Reg. Cee 2568/91) che tutti gli stati membri sono tenuti ad osservare. Tale regolamento, recepito a livello nazionale con il Decreto numero 16059 del 23 dicembre 2013, prevede un rafforzamento dei controlli e dispone che dal 1° gennaio 2014 tutti coloro che producono, detengono o commercializzano olio di oliva e olio di sansa devono tenere un registro di carico e scarico in modalità telematica direttamente sul Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian).
Le nuove disposizioni estendono gli obblighi relativi alla tenuta dei registri anche alle raffinerie, ai contoterzisti, ai sansifici, ai commercianti di olive, di sansa di olive e agli olivicoltori, che si aggiungono, quindi, agli operatori già previsti dalle precedenti norme: i frantoi, i commercianti di olio sfuso e i confezionatori. Per quanto riguarda le tipologie di prodotto, alle due categorie già previste dalle precedenti disposizioni normative, quali l’olio extravergine di oliva e l’olio di oliva vergine, l’obbligo di registrazione si estende anche  agli oli Dop e Igp, alla sansa di olive, all’olio lampante, all’olio di oliva raffinato, all’olio di oliva composto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini, all’olio di sansa di oliva greggio, all’olio di sansa di oliva raffinato e all’ olio di sansa di oliva.
Dal 1° gennaio 2014 anche gli olivicoltori che detengono in azienda olio di oliva sfuso, derivante da olive proprie e destinato alla commercializzazione devono tenere un registro nel quale annotare i relativi carichi e scarichi. Sono esentati solo gli olivicoltori che producono olio destinato esclusivamente all’autoconsumo, oppure quelli che detengono esclusivamente olio di oliva preconfezionato ed etichettato. 
Gli operatori della filiera, oltre a detenere il registro di carico e scarico, devono iscriversi al Sian e devono costituire e aggiornare il fascicolo aziendale. Il sistema di registrazione consentirà di tracciare tutto l’olio di oliva prodotto e commercializzato sul territorio italiano, contribuendo a rafforzare la trasparenza del settore e la certezza di scelta che ad oggi mancano al consumatore. 

Da: Notiziario A.S.A. 17/02/2014