L' Accademia per il post Covid19

di Amedeo Alpi
  • 24 June 2020

La complessa situazione economica dell'Italia presenta alcune vere e proprie precarietà e frequentemente, sia economisti di valore come pure gli estensori di documenti di orientamento per le scelte governative, riscontrando oggettive difficoltà per una energica azione sull'economia italiana, finiscono per fare riferimento, tra varie iniziative, alla attività di ricerca che, in modo taumaturgico, sarebbe in grado di incamminare la debole Italia su una strada di sicuro successo. Certamente la ricerca è una spinta propulsiva, ma deve essere calata entro realtà molto precise. Affermata genericamente può essere illusoria e può solo servire a sostenere surrettiziamente scelte politiche discutibili. L'Accademia dei Georgofili crede senza esitazioni nell'attività di ricerca e sa quanto essa sia utile non solo all'avanzamento delle conoscenze, del quale ne è lo strumento primario, ma anche per le inevitabili ricadute applicative. Comunque deve essere chiaro che tra il momento della ricerca e il possibile trasferimento delle innovazioni di processo e di prodotto nelle attività varie, può passare talora molto tempo, sempre che si riesca nell'intento di rendere trasferibile il lavoro di ricerca.
Le argomentazioni sopra riportate vanno bene per ogni periodo, ma pensiamo che siano particolarmente incisive in un momento, per molti versi drammatico, come questo del post Covid19, che stiamo attraversando.
A tal proposito l'Accademia ha deciso di attuare un servizio per gli agricoltori, in particolare quelli piccoli e medi che sono la maggioranza degli agricoltori italiani e che hanno necessità di accedere a informazioni circa la disponibilità di pratiche nuove che apportino o minore spesa o maggior guadagno -o entrambi- nelle loro attività aziendali. E' stata istituita una "Antologia delle innovazioni mature" (http://www.georgofili.it/sezioni/l-accademina-per-il-post-covid-antologia/50) articolata in varie "categorie" in modo da coprire la notevole varietà di richieste che possono emergere dai tanti settori agricoli, dalla cerealicoltura alla viticoltura e alla orticoltura, dalla difesa delle piante all'enologia, o dalla meccanizzazione alle tecnologie alimentari, ecc. Tutte le innovazioni contengono precise indicazioni su specifici interventi a carattere innovativo; si tratta cioè della vera utile innovazione, quella nata da problemi reali e che prospetta soluzioni ampiamente sperimentate e quindi pronte al trasferimento. Un rilievo non secondario: ogni innovazione è sottoposta al "referaggio" di colleghi specialisti, in gran parte Accademici georgofili, che validano il contenuto di ciascuna proposta. Questo lavoro ha preso l'avvio nel bel mezzo del "lockdown" causato dalla epidemia Covid19 ed è destinato a perdurare ancora per molte settimane con l'esame di un numero assai elevato di innovazioni mature. La immediata e generale risposta che la comunità scientifico-agraria sta dando a questa iniziativa mette in luce la generosità e la serietà dei moltissimi colleghi coinvolti.
Molte delle innovazioni pubblicate sullo specifico sito dell'Antologia sono di facile comprensione da parte degli agricoltori e immediatamente trasferibili; altre sono certamente frutto di studi accurati, ma ancora non validati dalle autorità competenti, in particolare dall'Unione Europea. E' il caso delle piante ottenute con tecnologia comunemente indicata con il nome inglese di "genome editing"; in lingua italiana, le piante così prodotte vengono definite come piante "editate". Alcune di queste innovazioni sono state pubblicate sul nostro sito, nonostante che la nostra iniziativa miri alla immediata trasferibilità; ma ciò è dovuto alla conoscenza delle complesse procedure comunitarie che non escludono di poter ammettere in un futuro prossimo ciò che attualmente è ancora vietato, ma che rappresenta una valida alternativa rispetto a varietà  in uso attualmente, ma non soddisfacenti per varie ragioni.
Accanto al sito dell'Antologia c'è un altro sito "cliccabile" chiamato "Altri contributi" (http://www.georgofili.it/sezioni/l-accademina-per-il-post-covid-altri-contributi/51) . In questo ambito sono stati inseriti importanti documenti che riguardano, tanto per citarne alcuni, "L'impatto dell'emergenza 'Coronavirus' sui sistemi zootecnici italiani" o "Acqua e agricoltura". Si tratta di due documenti di notevole importanza e che fanno il punto, il primo, sull'intero comparto delle carni, la rilevanza del quale è immediatamente intuibile a chiunque; nella pubblicistica corrente non si ha notizia di un rapporto tecnico-scientifico così accurato e completo. Il secondo contributo che è stato citato, inquadra la risorsa "acqua", la risorsa naturale che è usata in grandissima quantità dalle popolazioni mondiali e primariamente dall'agricoltura di tutto il pianeta e quindi anche da quella italiana, mettendo in luce le varie possibilità per limitarne lo spreco e per migliorarne l'efficienza di uso.
Sempre in ambito di uso delle risorse naturali c'è un altro contributo che riguarda gli "invisibili" abitanti del suolo agrario. La riflessione in questo ambito è in straordinaria sintonia con  quanto è stato magistralmente indicato durante la Prolusione di Claudia Sorlini all'Apertura del 267° Anno Accademico dell'Accademia dei Georgofili (4 Giugno 2020) e di cui riportiamo, dalla frase finale, che "....il mondo dei microorganismi può aiutarci a salvare la salute dell'uomo, degli altri animali e delle piante, l'agricoltura e l'alimentazione anche per le generazioni future".
Tutto questo è una estrema sintesi di quanto possiamo trovare su L'Accademia per il post Covid19; la nostra speranza è che gli agricoltori riescano a conoscere questo servizio e imparino a usufruirne, secondo la logica che da poco meno di tre secoli ci guida: "Prosperitati Publicae Augendae".