Il punteruolo nero, una minaccia per le ornamentali

di Santi Longo
  • 26 September 2012
Il punteruolo nero dell’agave (Scyphophorus acupunctatus) è una delle specie aliene che, in relazione ai gravi danni che è in grado di arrecare a numerose piante ornamentali, è stata inserita nell’Alert list dell’EPPO.
Gli adulti sono di colore nero, lunghi in media 18 mm, la larva matura, di colore bianco crema, è lunga in media 30 mm; essa costruisce una camera pupale, simile a quella del punteruolo rosso, utilizzando le fibre delle foglie di agave entro la quale si trasforma in pupa. Ritenuto originario dell’America centrale il coleottero è ampiamente diffuso in tutti i continenti. In Europa è stato dapprima intercettato in Olanda su Yucca e Dasyliron e successivamente in Lombardia nei fusti di piante di Beaucarnea, coltivate in serra, originarie del Nicaragua ma provenienti dall’Olanda. Tutte le piante, dal 1998 al 2000, sono state distrutte per eliminare il focolaio d’infestazione.
Nel 2006, nelle foglie basali di varie agavi del centro urbano di Catania, è stata rilevata la presenza di numerose larve, camere pupali e adulti del coleottero. Il monitoraggio effettuato in Sicilia, con trappole a caduta e con l’ispezione di numerose agavi, noline e Yucche ornamentali, ha consentito di accertare che, dal 2008 al 2012, il punteruolo nero si è progressivamente diffuso nell’isola. Da tali indagini non è emersa la presenza di entomofagi in grado di effettuare un efficace controllo biologico; sporadica è stata la presenza di esemplari con infezioni causate da funghi entomopatogeni del genere Beauveria. Nelle aree tropicali la specie è tendenzialmente omodinama e svolge una generazione in 2-3 mesi. In laboratorio il coleottero, allevato a temperatura ambiente su Agave americana e A. inermis, ha svolto una generazione in 120 giorni.
Le larve dell’insetto dotate di robuste mandibole, arrecano danni diretti alle piante ospiti; inoltre la specie è ritenuta vettrice di agenti patogeni e in particolare della batteriosi dell’agave sostenuta da Erwinia carotovora che porta al rapido disfacimento dei tessuti. Il controllo delle infestazioni presenta notevoli difficoltà in rapporto all’etologia della specie; nelle prove di lotta, effettuate in condizioni controllate, poco efficaci sono risultati sia gli interventi con insetticidi di sintesi distribuiti alla base di agavi infestate che i trattamenti con formulati commerciali di nematodi entomopatogeni.
Per limitare la diffusione del coleottero è pertanto necessario effettuare severi controlli fitosanitari sulle piante ospiti prima della loro messa a dimora; nei vivai occorre ispezionare accuratamente sia le piante che, se infestate, vanno immediatamente distrutte sia il terreno per eliminare gli adulti che vi si nascondono e le camere pupali.


Foto di copertina: larva, camera pupale e adulto del punteruolo nero

Foto 2: danni su agave prodotti dalla larva del punteruolo nero