Fondi straordinari per l’emergenza Coronavirus. Più forza alle filiere locali con una maggiore sensibilizzazione della grande distribuzione

di Luca Brunelli*
  • 15 April 2020

L’emergenza sanitaria Coronavirus rappresenta, per tutti noi, una sfida senza precedenti a livello mondiale, una sfida che mai avremmo pensato di vivere.
Di fronte a questa situazione è necessario intervenire con azioni straordinarie ed immediate orientate su due obiettivi: intanto bisogna mobilitare tutte le possibili risorse economiche, sociali, scientifiche e produttive per contrastare la diffusione del virus; nonché individuare efficaci terapie, sconfiggere la pandemia. Inoltre è opportuno intraprendere con tutte le forze sia azioni di salvataggio che per il futuro rilancio delle attività economiche in tutto il territorio.
Ma occorre essere lungimiranti e compiere scelte coraggiose, partendo dalla consapevolezza di alcuni elementi. Non è pensabile infatti, una politica dei due tempi, una per l’emergenza ed una per il futuro: occorre mettere in atto da subito e con tutte le risorse necessarie, le strategie per l'immediato e per il futuro.
Quindi utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, abbattendo tutti gli steccati delle regole definite prima dell'attuale emergenza.
E’ a mio avviso necessario agire con il massimo spirito unitario, a partire dalle scelte dell'Unione Europea, fino agli interventi di livello nazionale e regionale.
Per questo è opportuna la massima coesione, il coinvolgimento e la condivisione tra tutti gli attori in campo: Unione Europea, Governi, Istituzioni e forze politiche a tutti i livelli, forze economiche e sociali. Ma una condivisione di intenti è anche necessaria, soprattutto aggiungerei, fra gli attori dell’agricoltura italiana e toscana. Bisogna andare tutti verso la stessa direzione, perché soltanto se si è uniti e compatti possiamo raggiungere gli obiettivi più alti. E’ inutile ergersi a primi della classe; è utile invece limare eventuali protagonismi, per cercare di avere una massa critica che torni a pesare, oggi, e quando questa emergenza sarà conclusa. La nostra proposta, ci piace essere chiari e sempre propositivi, è quella di realizzare in tempi rapidi un Tavolo Agricolo, che si faccia portavoce di tutte le istanze e necessità del settore rurale, perché solo con una voce univoca l’agricoltura può tornare ad avere un peso importante nel dibattito politico ed economico nazionale. Questo è il momento per dare un’accelerata a questo processo, bisogna andare in questa direzione.   
E’ il momento di intraprendere con urgenza strategie adeguate e avere a disposizione risorse significative attraverso l’attivazione di fondi straordinari dedicati sia ad affrontare l’emergenza sia al rilancio del sistema produttivo. Plafond dedicati ad ogni livello europeo, partendo da quello comunitario, ma anche nazionale e regionale. Lo abbiamo già chiesto nei giorni scorsi come Giunta regionale di Cia Toscana insieme ad altre priorità a cui la Regione Toscana dovrebbe focalizzare la propria attenzione.
E’ poi è urgente sensibilizzare l’industria agroalimentare e la Grande distribuzione organizzata presenti nella nostra regione per incrementare le strategie di approvvigionamento promuovendo una vera economia circolare per rafforzare, a partire da questa fase di emergenza, le filiere toscane ed in primis le aziende agricole. Non solo in questa fase di assoluta emergenza. Il nostro auspicio è che una più stretta collaborazione, che potremmo intendere anche di carattere sociale per il territorio della nostra regione, possa proseguire anche nel post emergenza sanitaria e si possa arrivare ad legame strutturato con un rapporto stabile per dare solidità a tutti il comparto agricolo toscano
Ci sono dei nodi, purtroppo non da oggi, da superare. Quello della burocrazia è da snellire e semplificare soprattutto in questa fase di emergenza. Ancora troppi sono gli incagli e gli ostacoli che stanno ritardando oltre ogni misura ragionevole l'assegnazione e l'erogazione dei finanziamenti, a partire da quelli già impegnati con il PSR anche costituendo fondi ad hoc utilizzando le risorse non spese e del periodo transitorio, ed in questo senso, occorre l’approvazione del Bilancio UE e del conseguente budget sulla PAC. Ancora oggi, il costo della burocrazia toglie una fetta di risorse importanti alla PAC, una zavorra in termini di potenzialità non utilizzate che non ci possiamo più permettere.
E poi c’è bisogno di dare liquidità alle imprese: occorre in questa fase garantire alle imprese, in stretto raccordo con le misure adottate dal Governo, le risorse sufficienti ad affrontare le spese essenziali per la sopravvivenza nel breve periodo.
Senza dimenticare l’importanza del credito, come leva essenziale per il futuro: occorre rivedere profondamente gli interventi di Fidi Toscana, agevolare l’accesso di tutti i settori e tutte le imprese. In particolare per PMI e agricoltura occorre ripensare totalmente le modalità di accesso e di intervento.
L’emergenza sanitaria richiede quindi uno sforzo straordinario e congiunto per adottare interventi efficaci ed incisivi per consentire alle imprese agricole di superare l'attuale drammatica situazione, e per una pronta ripartenza al termine dell'emergenza, di cui non conosciamo l'evoluzione, i tempi di conclusione e gli effetti e le ricadute che si genereranno nei prossimi mesi ed anni. Un rilancio, quindi, che deve basarsi sul sostegno a domanda e offerta; alle imprese e alle famiglie, magari unendo l’aiuto legandolo all’offerta e vincolandolo all’acquisto di prodotti agricoli provenienti dal territorio.
Il sistema regionale può e deve contribuire in modo significativo al superamento dell'emergenza Coronavirus ed alla successiva fase di rilancio sociale ed economico. Alla Regione Toscana riconosco, indubbiamente, il grande impegno profuso in questa fase, sul fronte sanitario, vi à stato uno sforzo rilevante per l'adattamento e l'adeguamento delle strutture e per la produzione ed il reperimento dei dispositivi e delle attrezzature necessarie; sul piano dell'impatto economico e sociale, importante e positivo è stato il pieno e costante coinvolgimento delle parti sociali, per approfondire problematiche e criticità e per mettere a punto strategie per il rilancio dell’economia per fase post emergenza.
L’augurio che faccio è che questo sforzo continui proficuamente, anche attraverso i tavoli specifici, da quello sull'agricoltura a quelli relativi a credito-liquidità, lavoro, fisco, investimenti pubblici e privati, servizi e produzioni essenziali. C’è bisogno di azioni tempestive e coraggiose, in grado di gettare il cuore oltre l'ostacolo, in grado di favorire l'accelerazione di tutti quegli interventi fondamentali per il futuro della Toscana, dal sistema infrastrutturale agli interventi a sostegno delle imprese.
Noi, come Confederazione, come sempre, non ci tiriamo indietro, siamo e resteremo in prima linea, al fianco del mondo agricolo e rurale, della ricerca e dell’innovazione, dei territori rurali anche più periferici, per sostenere gli agricoltori e le fasce più deboli, con le nostre idee e le nostre proposte, disponibili ed aperti al confronto con le Istituzioni e con la società.  

*Presidente Cia Agricoltori Italiani della Toscana