La salute mentale in agricoltura, un tema sottovalutato

Un argomento scomodo, per molti considerato un tabù: la salute mentale degli agricoltori e, più ampiamente, nel settore agricolo. In molti casi non se ne parla, le statistiche non sempre sono aggiornate, ma il fenomeno – suicidi compresi - è, purtroppo, diffuso, tanto in Italia quanto in Europa e a livello mondiale.
Operare in agricoltura, a qualsiasi livello, è tutt’altro che semplice. E le pressioni sui titolari d’impresa sono, talvolta, insostenibili: carico burocratico, isolamento, volatilità economica e instabilità dei mercati, adempimenti ripetitivi o umilianti. Non ultimo: il mancato riconoscimento di una frangia della società che mette in discussione il ruolo dell’agricoltura, degli imprenditori agricoli, dell’innovazione utile, vanificando il ruolo insostituibile della ricerca scientifica e ostacolando il necessario progresso per rispondere ai diritti di food security e food safety.
Affrontare l’argomento è fondamentale per condividere esperienze e programmare politiche di prevenzione e protezione.

Programma in via di definizione

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