Cavour ai Georgofili

di Giulia Bartalozzi
  • 23 November 2011
E’ aperta al pubblico presso l’Accademia dei Georgofili l’esposizione itinerante “Camillo Benso di Cavour e il suo tempo”, che completa il suo giro nelle tre capitali d’Italia: Roma, Torino e Firenze, nel quadro delle manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità nazionale.  A Roma è stata inaugurata il 18 gennaio 2010 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
A Firenze la mostra è stata allestita presso i Georgofili, ed arricchita con documenti e manoscritti unici tratti dall’archivio dell’Accademia, in quanto Camillo Benso di Cavour ne è stato accademico onorario dal 1851.
Egli apprezzava e perseguiva le concezioni liberistiche dei mercati; in una lettera (esposta in mostra), auspicava che la Toscana ed il Piemonte potessero servire l’una di esempio all’altro: la prima quale “portatrice delle verità economiche”, il secondo quale felice esempio dell’applicazione di “quelle politiche”. Era un agricoltore appassionato ed innovativo: la sua opera agraria fu apprezzata da Cosimo Ridolfi che ne riferì in una apposita Memoria letta in Accademia il 5 settembre 1858.
Nell’ottobre 1861, Raffaello Lambruschini pronunciò nella Sede accademica l’elogio funebre di Cavour, rendendo omaggio alla sua opera di economista e di grande politico.
Nell’agosto 1910 l’Accademia promosse un concorso sul tema “La dottrina e l’opera economica, finanziaria e agricola del Conte di Cavour”. Fu presentata una sola e corposa memoria di oltre 500 pagine dattiloscritte, che aveva come titolo “Cavour agricoltore”. L’originale della memoria è anch’esso in mostra.
L’esposizione “Camillo Benso di Cavour e il suo tempo” sarà visitabile fino al 16 dicembre p.v., con ingresso libero (il pomeriggio dalle 15 alle 18, dal lunedì al venerdì).