L’abbazia in cui si fa ricerca in campo agricolo

di Marco Delmastro
  • 18 May 2011
L’Azienda Sperimentale di Vezzolano si colloca nel Comune di Albugnano (Asti), a mezza strada tra Torino ed Asti, sulla collina più alta del Monferrato. La storia dell’Azienda ha origine il 26 luglio 1929, data in cui la nobildonna Camilla Serafino, proprietaria dell’Abbazia di Vezzolano e dei terreni circondanti, donò alla Regia Accademia di Agricoltura di Torino le sue proprietà compreso il cascinale dove ha ora sede l’Azienda Sperimentale, sede distaccata del CNR-Imamoter.
La donazione prevede il vincolo, per cui l’Accademia deve attenersi scrupolosamente alle intenzioni dichiarate dalla signorina Serafino che indica la continua e predominante attività di ricerca e di formazione, in ambito agricolo, da svolgersi presso la suddetta Azienda.
La successione di responsabilità e di occupanti dell’Azienda, hanno portato quindi, sotto la titolarità dell’Accademia d’Agricoltura di Torino, fino dal 1961 la presenza del CNR, affiancato, dal 2003, dalla Comunità Collinare “Alto Astigiano” unione dei 13 Comuni che circondato il sito di Vezzolano.

Sono in atto attività di ricerca nel settore della meccanizzazione agricola, con particolare riguardo allo sviluppo di macchine innovative, alla normazione tecnica di settore, alla certificazioni di sicurezza e allo studio di nuove colture agronomiche.
Le attività vengono svolte su più fronti che hanno, tra l’altro, previsto la realizzazione di:
•    Campo catalogo piante officinali
Messo a dimora nell’anno 2004, tuttora presente in azienda, vede la presenza di 20 specie. Citando le principali vediamo: Calendula officinalis; Rosmarinus officinalis; Salvia officinalis; Thymus serpyllum; Thymus vulgare; Melissa officinalis; Laurus nobilis; Malva sylvestris; Menta piperita; e molte altre.
•    Campo catalogo nocciole
Nell’anno 2005 è stato impiantato un campo catalogo composto da 17 varietà di Tonda Gentile, varietà di nocciola autoctona piemontese. L’impianto è stato eseguito secondo uno schema a blocco randomizzato utile all’effettuazione di verifiche culturali e studi riguardante la meccanizzazione della raccolta.
•    Nuovo vigneto sperimentale
Impiantato nel 2006 su un terreno in forte pendenza con posizionamento dell’impianto seguendo le modalità a giropoggio e rittochino.
L’impianto è stato eseguito con sesto di impianto tradizionale (2,70 x 0,90 m), mettendo a dimora le varietà Souvignon e Arneis in tesi di tre file per vitigno, con l’alternanza di testimone ogni due file.
•    Nuovo frutteto di specie autoctone
Nel 2009 - 2011 sono state messe a dimora 19 specie tra mele, pere, prugne e albicocche che compongono il nuovo frutteto autoctono impiantato a filare e alberello.
Le specie attualmente individuate sono:
(Mele) - Marcun, Belfiore giallo, Cavilla rossa, Magnana, Buras
(Pere) - Burè roca, Prus babi, Volpina, Decana del comizio, Pera di S.Giovanni
(Prugne) - Ramasin, President, Regina Claudia
(Albicocche) - Harcoot, Tonda cost., V Gottero, S. Castrese, Sumgiant, Vitillo

Durante l’inverno 2011-2012 è previsto un ulteriore ampliamento dell’impianto, con l’aggiunta di ulteriori specie e tipologie di piante autoctone.

Per saperne di più: www.imamoter.cnr.it            

(Foto dell'Autore: vista dell'abbazia con il noccioleto)