Ministro Martina: ora un ministero unico per l'agroalimentare

  • 23 December 2015
"Perché non abbiamo un soggetto statale unitario agroalimentare? La nuova sfida del post Expo è proprio la creazione di questo soggetto". Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina all'assemblea Coldiretti.
"Si deve innovare la leva con cui il pubblico fa il suo mestiere, e farlo ora perché altri Paesi l'hanno capito prima di noi - ha aggiunto Martina - Sono appena rientrato dall'Argentina, dove il governo ha creato un ministero dell'agroalimentare per superare il conflitto agricoltura-industria".
Valentino Di Pisa, Presidente di Fedagromercati – Confcommercio, commenta così: "La proposta di creare un unico ministero dell'agroalimentare rappresenta una valida occasione per rilanciare la collaborazione fra i vari attori della filiera agroalimentare e rafforzare le peculiarità del settore, nonché del Made in Italy nel mondo, attraverso la costituzione di un unico soggetto politico ed istituzionale. Mi unisco quindi all'invito del ministro a 'fare fronte comune e spingere per un soggetto unitario dell'agroalimentare', rivolgendo però l'appello non solo alla Coldiretti, ma anche a tutti gli altri attori della filiera che abbiano a cuore la creazione di un sistema integrato e coordinato che veda partecipi tutti i soggetti del settore e che valorizzi i prodotti agroalimentari del nostro paese".  "Vorrei però sottolineare - prosegue Di Pisa - che nonostante il governo abbia di nuovo posto l'attenzione sull'agricoltura e sull'agroalimentare in generale, come dimostrato anche dalla legge di Stabilità 2016, la più green degli ultimi anni, è importante ricordare come le potenzialità di questo settore si reggono sull'operato di diverse fasi – produzione, distribuzione, trasformazione, vendita – e che ciascuna di questi ambiti deve avere uguale peso e considerazione affinché l'agroalimentare si rafforzi ancora di più. Per questo motivo credo che l'idea rilanciata ieri dal ministro sia un'opportunità preziosa che non può essere lasciata cadere nel vuoto, ma deve essere ripresa dalle istituzioni e da tutte le principali organizzazioni ed associazioni di categoria". 

Fonte: Ansa da Freshplaza.it, 18/12/2015