La Cimice dai piedi rossi

di Santi Longo
  • 08 July 2015
L’epiteto specifico erithropus, dal greco Ερυθροπους (legg. eriuthropus), "dai piedi rossi", da Ερυθρος "rosso" e Πους/ποδος  (legg. pus/podos) "piede", è stato utilizzato nella descrizione dei funghi Boletus erythropus e Gymnopus erythropus; della pianta Selaginella erythropus; degli uccelli Anser erythropus e Tringa erythropus; dello scoiattolo africano Xerus erythropus, nonché del Malacrostaceo decapode Clibanarius erythropus, noto come Paguro delle rocce, e dell’insetto eterottero Rhynocoris eritrhopus, che è una delle quattro specie del genere Rhynocoris (rostro separato) presenti in Italia. Tali Reduviidi sono noti come “Cimici assassine” poiché predano ragni e insetti. Hanno il capo mobile dotato di apparato boccale pungente succhiatore, con un robusto labbro inferiore (rostro) che, oltre a contenere gli stiletti boccali, funge da organo di stridulazione; esso, durante il corteggiamento, viene strofinato contro un solco, finemente denticolato, che si trova nel prosterno. Le zampe anteriori consentono di catturare e trattenere le prede nel cui corpo iniettano saliva con funzione predigerente. Sono predatori generici di lepidotteri, di ditteri nonché di imenotteri apoidei e vespoidei che visitano i fiori delle piante sulle quali le Cimici stanno in agguato. Il nostro R. eritrhopus è diffuso in Europa e nel Bacino mediterraneo dove, negli ambienti asciutti e soleggiati, frequenta le infiorescenze di diverse specie vegetali, soprattutto ombrellifere ed euforbiacee. In Spagna è segnalato quale attivo predatore del lepidottero Tuta absoluta, dannoso al pomodoro. In Sicilia, la Cimice dai piedi rossi, in primavera, è frequente, nelle zone etnee, anche sulle infiorescenze e sui frutti di pistacchio. Su tale coltura cattura altre Cimici, responsabili del Cimiciato del pistacchio, nonché ditteri, imenotteri e larve di lepidotteri; le femmine depongono uova, di forma ovale, munite di un caratteristico opercolo basale dal quale sgusciano le neanidi che, dopo due mute, si trasformano in ninfe e quindi in adulti; quest’ultimi svernano in ripari vari e riprendono la loro attività nella primavera successiva. Tutti gli stadi mobili predano soprattutto insetti fitofagi e pertanto sono una componente della biodiversità funzionale che concorre al mantenimento degli equilibri naturali. Gli incolti e le siepi, presenti negli agrosistemi, sono importanti aree rifugio di compensazione biologica dalle quali predatori e parassitoidi possono colonizzare le colture. La tutela di tali ausiliari, è importante poiché, in relazione al loro ruolo ecologico, pur non generando un prodotto vendibile, contribuiscono positivamente alla produttività aziendale.
 
Foto 1 Rhynocoris eritrhopus su pistacchio        


Red-footed bug

The specific name erythropus derives from the Greek word Ερυθροπους (pronounced eriuthropus), i.e., “red-footed”, from Ερυθρος "red" and Πους/ποδος ”foot". These Reduviidae are known as “assassin bugs” as they hunt spiders and insects. The forelegs permit prey to be caught and held as they inject saliva that has a predigestive function. They are general predators of lepidopters, dipterans as well as of apoidea and vespoid hymenoptera that visit the flowers on the plants where the bugs lie in wait. Our R. erythropus is widespread throughout Europe and the Mediterranean basin where, in dry and sunny areas, it visits the inflorescence of different plant species, especially Umbelliferae and Euphorbiaceae. In Spain it has been reported as an active predator of the lepidopter Tuta absoluta, detrimental to tomato plants. In spring, in Sicily’s Etna area, this assassin bug is often also found on the pistachio’s inflorescence and fruit.