A proposito di palme da datteri “killer”

di Santi Longo
  • 19 November 2014
A 10 anni dall’introduzione in Italia del Punteruolo rosso, il numero di esemplari di palme delle Canarie è destinato a una ulteriore notevole riduzione in assenza di periodici e costosi trattamenti fitosanitari, poiché la specie, Phoenix canariensis, non oppone alcuna resistenza agli attacchi dell’asiatico coleottero con il quale è stata costituita una artificiosa “nuova associazione”; per contro, sulle altre specie di palme più diffuse nelle aree urbane italiane (Palma da datteri, Washingtonie e Syagrus), sono da temere le infestazioni soprattutto su esemplari vetusti e in precarie condizioni vegetative a causa della loro età, di attacchi parassitari e/o delle difficili condizioni pedoclimatiche, ben diverse da quelle delle loro aree di origine, in cui sono costrette a vegetare. Gli esemplari vetusti e di notevole altezza, andrebbero periodicamente monitorati, anche per verificarne la stabilità ed evitare gli schianti improvvisi, già verificatisi in alcune città meridionali, con grave rischio per la pubblica incolumità. In due piazze del centro urbano di Catania, nel 2011 e nel 2012, si sono improvvisamente schiantate al suolo, fortunatamente senza causare vittime, due palme da datteri, provenienti dal Nord Africa, che erano state messe a dimora nel 2003. Mentre, nel 2013, ad Acitrezza (Acicastello) lo schianto di una vetusta palma dattilifera ha causato la morte di un musicista. Il 23 ottobre 2014 si è verificata la tragica morte di una signora, colpita dallo stipite di una palma da datteri schiantatosi in seguito alla grave infestazione del Punteruolo. La palma si trovava nella piazza di Catania in cui, nel settembre del 2011, si era verificato lo schianto di un altro esemplare. L’Amministrazione comunale, che ha immediatamente provveduto a far tagliare tutte le altre 11 palme, si è impegnata a mettere tempestivamente in atto misure idonee a prevenire ulteriori schianti. In attesa che tali iniziative prendano corpo, si ribadisce quanto indicato nel 2011 ai tecnici comunali, in occasione del taglio di un’altra palma infestata, sempre in piazza Cutelli, riguardo all’esigenza di un costante monitoraggio, con cadenza annuale, delle palme da datteri, presenti nelle aree urbane di Catania. Tale monitoraggio andrebbe effettuato anche nelle altre città in cui sono presenti sia il Punteruolo che le palme da datteri suscettibili, condizioni ben note ai responsabili del verde urbano e ai Servizi Fitosanitari. A titolo esemplificativo cito il caso di Messina dove, lungo il percorso della “metropolitana di superficie”, i pali elettrici sono stati mascherati con maestose palme da datteri e di Genova dove sono state messe a dimora numerose Phoenix dactylifera per ridurre l’impatto visivo del viadotto che sovrasta il porto. Dopo l’esperienza dello schianto, verificatosi a Catania nel 2011, nei numerosi incontri tecnici e convegni organizzati in Sicilia, Toscana, Emilia, Campania, Lazio e Liguria, abbiamo ribadito che il monitoraggio, a cadenza annuale, si rende necessario poiché le palme da datteri, che possono essere infestate in una o più parti dello stipite (dal colletto alla base della chioma), raramente manifestano il collasso della corona di foglie, come avviene solitamente nelle palme delle Canarie. Inoltre, mentre in quest’ultime, che sono suscettibili all’infestazione in tutte le fasi della loro vita, tale collasso si verifica di norma dopo 7 mesi dall’inizio dell’attacco per la mancanza di meccanismi di resistenza, quelle da datteri, in buone condizioni e di età compresa fra i 20 e gli 80-100 anni, producono un essudato vischioso rossastro che ingloba le uova e le larve del Punteruolo rallentando o bloccando l’infestazione. Un’ultima annotazione riguarda le potature delle foglie e la esasperante ripulitura dello stipite, per discutibili ragioni estetiche; tali pratiche, che indeboliscono la struttura fibrosa delle palme, possono concorrere a causare il cedimento degli stipiti infestati dal Punteruolo. E’ pertanto importante che tali operazioni vengano ridotte al massimo e che vengano effettuate da personale esperto e sotto il controllo di tecnici qualificati.



Foto:  Catania, Piazza Cutelli (13/09/2011). Ispezione delle palme da datteri effettuata dopo lo schianto della prima palma. 
In secondo piano si nota l’esemplare schiantatosi il 23/09/2014.