Sicurezza del lavoro in agricoltura e nella circolazione stradale

di Pietro Piccarolo
  • 04 June 2014
Quello agricolo è un settore complesso la cui gestione, anche in termini di sicurezza e salute degli operatori, richiede conoscenza e competenza, in quanto molte sono le variabili in gioco a causa delle tante attività e  produzioni, delle differenti tecniche produttive e di mezzi impiegati, nonché delle diverse condizioni di lavoro. Tutto ciò rende la prevenzione un punto focale per l’attuazione di una efficace azione a favore della sicurezza e salute degli operatori, ivi compresa la prevenzione nell’utilizzo delle attrezzature e delle macchine agricole il cui impiego, quando avviene fuori dall’ambito aziendale, rappresenta un fattore di rischio  anche per quanto attiene la circolazione  su strada.
Il tema della sicurezza del lavoro e nella circolazione stradale è stato affrontato recentemente all’Accademia dei Georgofili, in un approfondito dibattito  sulle nuove normative in tema di: abilitazione all’uso delle attrezzature di lavoro previste dall’ Accordo Stato-Regioni;revisione delle macchine agricole; strategia del Piano di Azione Nazionale (PAN). Tematiche per la quali numerosi sono gli attori pubblici e privati coinvolti, con obiettivi e interessi non sempre convergenti. Da un lato, vi è l’esigenza di aumentare il livello di sicurezza e la tutela dell’ambiente; dall’altro, il rischio di rendere ancora più complessa l’attività di chi opera in agricoltura, con l’incremento delle pratiche burocratiche e la lievitazione dei costi, senza raggiungere sostanziali risultati a beneficio degli operatori e della stessa collettività.. Materia complessa che ha richiesto diversi rinvii dei tempi di attuazione delle normative.
L’entrata in vigore del Decreto legislativo  81/2008 con la conseguente azione di prevenzione svolta dagli organi competenti, unità all’evoluzione tecnologica delle macchine agricole, hanno contribuito a ridurre significativamente gli infortuni in agricoltura; per contro è invece cresciuta l’incidenza delle malattie professionali. I pericoli maggiori si registrano con l’impiego del trattore e del motocoltivatore.. Negli infortuni mortali, in particolare, la causa principale è il ribaltamento del trattore, che ha un’incidenza rispetto ad altri paesi, quali la Germania e la Gran Bretagna, ancora troppo alta. In Germania  infatti, gli infortuni mortali dovuti al ribaltamento del trattore, grazie all’azione di revisione e alle strutture di protezione,  si sono significativamente ridotti, passando dai 170 degli anni 1969-70 ai 10 dei nostri giorni. Il parco trattoristico  nazionale è purtroppo obsoleto e si stima che 600.000-800.000  siano i trattori sprovvisti di protezione e che un numero ancora superiore non sia dotato delle cinture di sicurezza. La  revisione e l’abilitazione all’uso rappresentano dunque interventi di prevenzione assolutamente necessari.
Per quanto attiene l’abilitazione, l’Accordo Stato-Regione del 22 febbraio 2012 individua le attrezzature da lavoro per le quali è necessario ottenere l’abilitazione e indica il tipo di formazione richiesta per la conduzione. Tale formazione riguarda  tutti i soggetti, compreso gli stessi datori di lavoro quando utilizzano le attrezzature indicate nell’Accordo .Attraverso il Decreto legislativo 69/2013, l’attuazione della norma per la formazione all’abilitazione alla guida è stata prorogata dal 21 giugno 2013 al 22 marzo 2015. Sempre secondo l’Accordo, i lavoratori agricoli che alla data del 13 marzo 2013  erano in possesso di almeno due anni di esperienza documentata, vengono esonerati dall’acquisire la formazione completa entro il marzo 2015.  Viene  quindi tenuta valida l’esperienza pregressa.
Anche la  revisione obbligatoria delle macchine agricole immatricolate prima del 1° gennaio 2009, a causa di difficoltà tecniche e amministrative, con la legge 150/2013 è stata prorogata al 1° gennaio 2015; la stessa legge ha portato al 30 giugno 2014 la data entro la quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con quello delle Politiche  Agricole  e Forestali dovrà definire il decreto attuativo, inizialmente previsto per il 28 febbraio 2013. Il Decreto deve definire  i tempi, le procedure e i criteri per l’accertamento dell’idoneità delle macchine . Quando questa idoneità viene ottenuta la macchina per cinque anni non subirà più controlli.
Anche l’attuazione del PAN che prevede, tra l’altro, l’introduzione di prassi operative più sicure per gli operatori e per l’ambiente, con norme  relative al corretto impiego dei fitofarmaci, alla difesa integrata e al controllo delle irroratrici, entrerà in vigore nel 2015
Non trascurabili poi sono gli incentivi a supporto dell’attuazione di  queste  nuove normative; incentivi da parte dei fondi INAIL e dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale (PSR), nonché  gli eventuali e auspicabili  interventi di agevolazione fiscale.
L’incontro ha fornito  informazioni e chiarimenti indubbiamente necessari e utili agli intervenuti, lasciando però alcuni interrogativi, specie  sulla complessa organizzane  degli interventi che  si renderanno necessari per l’attuazione delle diverse norme; interrogativi che si spera Ministeri e Regioni chiariranno al più presto.