Scoperto metodo per trattare e prevenire la malattia killer degli agrumi

  • 24 February 2021

Il citrus greening (Huanglongbing, HLB o inverdimento degli agrumi) ha più nomi, ma un unico risultato finale: la crescita sulle piante di agrumi amari e senza alcun valore commerciale. Ha spazzato via gli agrumeti in tutto il mondo, causando miliardi di perdite di produzione annuali.
Tutte le varietà di agrumi commercialmente rilevanti sono sensibili al citrus greening, e non esiste uno strumento efficace per trattare gli alberi positivi all’HLB, o per prevenire nuove infezioni.
Tuttavia, una nuova ricerca della Università della California, Riverside, mostra che un peptide presente in natura, trovato negli agrumi tolleranti all’HLB, come il finger lime australiano, non solo può uccidere i batteri che causano la malattia, ma può anche attivare il sistema immunitario della pianta per inibire una nuova infezione da HLB. Pochi trattamenti possono fare entrambe le cose.
La ricerca che dimostra l'efficacia del peptide negli esperimenti in serra, è stata appena pubblicata negli Atti della National Academy of Sciences.
La malattia è causata da un batterio chiamato CLas che viene trasmesso agli alberi da un insetto vettore. Uno dei modi più efficaci per trattarlo potrebbe essere l'uso di questo peptide antimicrobico che si trova nel finger lime australiano, un frutto che è un parente stretto delle piante di agrumi.
"La struttura elicoidale del peptide, a forma di cavatappi, può bucare rapidamente il batterio, facendogli perdere fluido e determinandone la morte entro mezz'ora, molto più velocemente degli antibiotici", ha spiegato Hailing Jin, il genetista dell'UCR che ha condotto la ricerca.
Quando il team di ricercatori ha iniettato il peptide in piante già malate di HLB, le piante sono sopravvissute e sono cresciuti nuovi germogli sani. Le piante infette che non sono state trattate si sono ammalate ancora di più, e alcune alla fine sono morte.
I ricercatori hanno anche scoperto che metà della struttura dell'elica del peptide è responsabile della maggior parte della sua attività antimicrobica. Poiché è necessario sintetizzare solo metà del peptide, è probabile che ciò riduca il costo della produzione su larga scala.
Dopo il successo degli esperimenti in serra, i ricercatori hanno avviato i test sui campi in Florida. Stanno anche studiando se il peptide possa inibire le malattie causate dalla stessa famiglia di batteri che colpiscono altre colture, come la patata e il pomodoro.

Da: Freshplaza.it, 19/2/2021